Diciamo no al ministro della distruzione” e ” dellignoranza””

Diciamo no al ministro della ?distruzione? e ? dell?ignoranza?, diciamo s a tutti coloro che faticano tutti i˜ giorni con passione e competenza per lo sviluppo della Scuola Pubblica Statale.Il Ministro Gelmini ha ulteriormente chiarito quali siano le sue competenze e quali siano le vere finalit? del suo lavoro. Procede per il terzo anno consecutivo ad un consistente taglio degli organici del personale docente ed ATA, impedendo a molte scuole di realizzare i piani dell?offerta formativa presentati e promessi alle famiglie degli alunni al momento dell?iscrizione e contribuendo cos alla ?distruzione? di molte positive esperienze portate avanti in questi ultimi anni nelle scuole di ogni ordine e grado. In un?intervista a ?La Repubblica? del 7 aprile, il ministro si dice contraria al fatto che le scuole chiedano alle famiglie denaro per le spese pi? urgenti, come l?acquisto di cancelleria e di altri materiali utili per il funzionamento. La Gelmini pare ignorare quello che sanno bene tutti coloro che in qualche modo partecipano alla vita di una scuola statale (dirigenti, genitori, personale docente ed ATA): i fondi assegnati alle scuole statali sono stati in questi ultimi anni continuamente ridotti e, per alcune voci di spesa, cancellati. Cos le scuole sono in perenne difficolt? nel coprire le spese necessarie per il loro funzionamento, mentre vantano crediti nei confronti del MIUR per oltre un miliardo. L?intervento dei genitori ? l?unico in grado, spesso, di assicurare le spese connesse al regolare svolgimento delle attivit? didattiche. Certo che anche noi saremmo contrari a chiedere l?intervento dei genitori, ma se denari e fondi non ci sono ? perch? lei stessa e Tremonti li hanno tagliati. Il ministro nella suddetta intervista ha addirittura individuato i colpevoli di questa grave mancanza di fondi : i dirigenti scolastici. Sono questi, infatti, che chiederebbero i soldi alle famiglie per screditare il governo o perch? non sono capaci di amministrare quanto loro assegnato. Ancora una volta si cerca un capro espiatorio esterno per nascondere le proprie colpe. Oggi, su tutta la stampa troviamo, invece, la notizia dell?iniziativa legislativa di un gruppo di parlamentari del PDL, con a capo l?On. Carlucci, volta ad istituire una commissione parlamentare d?inchiesta sull?imparzialit? dei libri scolastici. L?on. Barbieri, fra i promotori dell?iniziativa, immagina di ?poter verificare quali siano i testi faziosi, dare loro il tempo di adeguarsi, prima di ritirarli dal mercato?. Al progetto di legge ? allegato l?elenco dei libri da cassare, con tanto di passaggi incriminati ,come quanto scritto in un testo per cui dal 1948 ?l?attuazione della Costituzione sarebbe diventato uno degli obiettivi delle forze di sinistra e democratiche? . Il Nostro, invece di ricordare, molto semplicemente, che esiste il principio, sancito dalla Costituzione, della libert? d?insegnamento, nel quale rientra anche l’autonomia nella scelta dei libri di testo, ha ritenuto l?iniziativa dei suoi colleghi di partito degna di valutazione e di analisi. Anche in questo caso il ministro ignora non solo quegli articoli fondamentali della Costituzione, ma anche le sue stesse circolari, che affidano alla valutazione dei docenti e dei loro collegi la scelta dei testi da adottare, che sono uno dei sussidi didattici utilizzati dall?insegnante nella sua libera attivit? di docente. Appare chiara l?intenzione del ministro di ridurre le risorse indirizzate alla scuola statale, limitare la libert? di insegnamento e la libera iniziativa delle scuole, introdurre il principio del preventivo controllo del governo sui testi e sugli insegnanti : una scuola che non segue i principi della nostra Costituzione, ma dove ci si deve adeguare ai desiderata del governo . Per questo vogliamo assicurare il nostro completo appoggio a tutti i dirigenti scolastici e a tutti i docenti che, invece, nonostante tutto e nonostante il ministro, si sforzano ogni giorno di far funzionare al meglio le nostre scuole, indicando i problemi che ci sono, cercandone con fatica le soluzioni, con un continuo , appassionato impegno e senso del dovere. Anche per questo invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la sorte della scuola statale a partecipare allo sciopero generale del 6 maggio : diciamo insieme NO! al ministro e SI! alla difesa e allo sviluppo della scuola statale secondo i principi della nostra Costituzione. Firenze 14.04.2011 Raffaello Biancalani Segretario Regionale FLC Toscana

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