Detenuto aggredisce agenti al Carcere di Prato, la Fp Cgil scrive ai vertici dell?amministrazione e al sottosegretario: ?E? emergenza sicurezza, c? carenza di personale?. L?elenco delle criticit Sul carcere di Prato mai avremmo voluto avere ragione, con riferimento alle molte denunce inviate nei mesi precedenti e negli ultimi due anni, ma purtroppo gli eventi registrati nell?ultimo periodo hanno raggiunto l?apice ieri, 2 settembre, quando un detenuto ha letteralmente tentato di uccidere un Poliziotto, uno dei responsabili del reparto, cercando di sgozzarlo con un rudimentale coltello. Abbiamo pi volte segnalato, oltre che con documenti anche con manifestazioni pubbliche, quelle che secondo noi sono le principali criticit del Carcere di Prato, ad oggi irrisolte come: mancanza di ?governo? della struttura; carenza estrema di personale della Polizia Penitenziaria (per fare un esempio, basti raffrontare il carcere pratese col carcere fiorentino di Sollicciano: entrambi hanno quasi lo stesso numero di detenuti, oltre 600, ma il primo ha circa la met degli agenti, 230 contro oltre 500); sovraffollamento di detenuti, in modo particolare di soggetti di difficile gestione; mancanza di adeguati strumenti utili allo migliore svolgimento delle attivit d?istituto, in particolare quelli collegati alla sicurezza degli operatori. A seguito di queste molteplici denunce nulla stato fatto, nonostante le visite dei vertici dell?Amministrazione, compresa quella recente del Sottosegretario in indirizzo indicato. In queste visite nulla sembrerebbe essere emerso che potesse mettere in allarme i soggetti presenti e di ci siamo profondamente preoccupati. Denunce, visite, incontri, manifestazioni, allarmi (espressi direttamente al Prap, al Dap, al Prefetto e coinvolgendo finanche il Consiglio Comunale di Prato e la Regione) non hanno trovato soluzione n la dovuta attenzione e considerazione e, oggi ci troviamo a manifestare la nostra rabbia e amarezza per quanto successo, insieme alla espressione di vera solidariet al Poliziotto Penitenziario la cui vita stata messa in pericolo e vicinanza nei confronti di tutti gli operatori della Dogaia. Ci dispiace che anche nell?ultima visita n il sottosegretario, n il Capo Dipartimento, non abbiano ritenuto necessario ascoltare la voce dei rappresentanti sindacali interni.Siamo ?certi? che durante la visita sono stati rappresentati e verificati tutti i problemi del carcere di Prato. Non sar certo sfuggito: che gli operatori presenti erano al di sotto dei livelli minimi di sicurezza; che gli addetti alle traduzioni e piantonamenti detenuti svolgevano doppi turni di servizio; che il gabbiotto di servizio dell?addetto A.V.O. nelle sezioni anzich essere in uso del poliziotto utilizzato come locale per tenere un congelatore; che presso il reparto isolamento ci sono detenuti ristretti da anni; che ci sono detenuti che si sono distinti per comportamenti irregolari e violenti accumulando decine di giorni di E.A.C. mai scontati, aumentando il senso di impunit da parte di quegli stessi detenuti, rendendo inefficace l?azione disciplinare; che nonostante i tantissimi eventi critici riscontrabili, anche attraverso la sala situazioni, a Prato nessun detenuto sottoposto a regime ex art. 14 O.P.; che la massiccia presenza di detenuti problematici ristretti nelle due sezioni a regime chiuso rende praticamente impossibile svolgere in modo accettabile e senza rischi il turno di servizio (8 ore); che sono notevolmente aumentate le assenze del personale a seguito dei ripetuti eventi critici e alle pessime condizioni di lavoro e ambientali cui gli stessi sono costretti ad operare.Stanchi dell?ennesima denuncia restiamo in attesa di urgenti azioni concrete che rendano nell?immediato sicurezza, dignit e decoro al personale penitenziario del Carcere di Prato, attenuando le criticit segnalate, in mancanza delle quali attiveremo ogni azione di rivendicazione e tutela dei lavoratori, anche eclatanti.Firmato: il Coordinatore Regionale FP CGIL Toscana-FP CGILPolizia Penitenziaria Donato Nol e il Segretario delle Funzioni Centrali Fp Cgil Toscana Santi Bartuccio
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