Def: ok da Cgil e Confindustria, ora per• i fatti. Critico Bonanni (Cisl), no sviluppo

Pi— apprezzamenti che critiche. Anche se con molti ‘ma’. Le parti sociali sembrano accogliere abbastanza bene il documento di economia e finanza varato ieri dal Cdm. Ma, al di l… delle enunciazioni chiedono che ora si passi ai fatti. E tra le lamentele anche un intervento di riduzione del carico fiscale sulle aziende attraverso il taglio del 10% dell’Irap che, ad esempio Confindustria, definisce timido.Il primo commento arriva dal segretario della Cgil, Susanna Camusso, nei giorni scorsi estremamente critica: alla luce dell’inserimento nel Def della riduzione Irpef per redditi bassi ci verrebbe quasi da dire che se non c’Š la concertazione ma c’Š cos tanta attenzione alle nostre rivendicazioni, possiamo essere tranquilli. Ma ora il vero tema Š come si fa a far ripartire l’occupazione. E soprattutto bisogna far attenzione ai tagli della spending review.Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, invece appare pi— critico: a parte l’iniziativa anticiclica degli 80 euro in pi— in busta paga, non ci sono elementi che riportano ad un aspetto per noi fondamentale che Š lo sviluppo, che si genera attraverso interventi sull’economia. E critico appare anche il segretario dell’Ugl, Giovanni Centrella che avanza dubbi sulla certezza delle risorse. Per la Uil invece il segretario generale aggiunto, Carmelo Barbagallo, guarda pi— in la: bene gli incrementi salariali ma adesso servono interventi su pensioni e occupazione.Gli imprenditori sembrano invece aver digerito meglio le scelte del Governo: il Def – dice Confindustria – traccia una salutare accelerazione riformatrice per il paese, a partire dal riassetto istituzionale, coerente con gli indirizzi annunciati dal Governo al momento del suo insediamento. Ma avverte che bisogna fare di pi— su costo del lavoro e investimenti e la riduzione del taglio del 10% dell’Irap appare un passo troppo timido. Insomma: l’attuazione del Def sar… ora il banco di prova fondamentale e richieder… un impegno deciso del Governo affinch‚ le misure programmate non finiscano nel limbo degli annunci. Anche Rete Imprese vorrebbe di pi—: il Def appare una svolta positiva ma rimane il rammarico per un intervento molto limitato sul cuneo fiscale. E mentre il maggiore sindacato dei medici dirigenti, l’Anaao-Assomed, minaccia lo sciopero, il sindacato dei bancari Fabi avverte che la tassa a carico delle banche potrebbe ‘ricadere’ direttamente sui correntisti. Poco convinti anche i sindacati della scuola (la Gilda) che denunciano molte parole ma poca sostanza. (ANSA)ÿ

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