Daniela Cappelli: impedire qualsiasi intervento sulle pensioni
Il 10? Congresso regionale dello SPI CGIL che si ? tenuto il 13-14 Marzo a Viareggio,ci ha visto impegnati in 800 Assemblee locali a cui hanno partecipato circa 35.000 pensionati.Un buon numero, ma ciononostante ancora non abbastanza vista la difficolt? del momento che viviamo e questo ? un dato che ci interroga e ci fa riflettere su come coinvolgere continuativamente i nostri iscritti: parlando dei loro problemi, contrattando la loro condizione accrescendo il nostro ruolo politico-sindacale sul territorio.Non vi ? dubbio che lo tsumani che ha investito e sta investendo la politica, tocca anche noi, ma ? proprio per questo sono necessarie scelte chiare indicando dove vogliamo andare, insieme a chi e per fare cosa. Ed in questo percorso ? importante la nostra determinazione e la nostra spinta affinch?, come ha detto Naomi Klein, nessuno sia portato a considerare inevitabile ci? che fino a ieri era inaccettabile.Facendo cos diventare normale ci? che normale non ?.I titoli delle nostre richieste li conosciamo, parlano di diritti, di equit? e di giustizia sociale, ma ora diventa fondamentale dire come pensiamo di dare seguito alle nostre richieste, senza sottovalutare le difficolt?, ma anche senza sufficienza.Se ci fermiamo a leggere il testo pi? bello del mondo, la nostra Costituzione, troviamo l’articolo 32 dove si riconosce a tutti il diritto alla salute e un interesse collettivo le cure gratuite per gli indigenti. E allora come pu? essere normale che oggi in Italia 9 milioni di persone rinuncino a curarsi a causa di ticket insostenibili? (anche in Toscana si stima che siano calate del 10% le prestazioni sanitarie, non per recupero di sprechi ma per difficolt? economiche dei cittadini, soprattutto anziani).E? un campanello d?allarme che non possiamo sottovalutare.Nelle nostre assemblee congressuali abbiamo discusso di lavoro, di crescita, di Piano per il lavoro, di welfare che ? parte integrante di quel piano, un welfare che vuol dire crescita e investimenti.Ci siamo accorti che spesso i nostri iscritti non hanno piena consapevolezza del sistema socio sanitario regionale frutto di anni di contrattazione regionale e territoriale, spesso anche con difficolt? ad esercitare i propri diritti o non conoscono cosa abbiamo ottenuto con la contrattazione sociale territoriale rispetto a progressivit? della tassazione, tariffe e servizi.Evidentemente dobbiamo recuperare una difficolt? di informazione che penalizza i nostri iscritti e non rende merito al nostro impegno e al nostro lavoro.Un passaggio importante pu? essere la formazione delle piattaforme territoriali che non possono essere ?solo dello SPI?, ma di tutta la CGIL e di tutte le categorie, una piattaforma che deve vivere sul territorio, uno strumento su cui costruire consenso e se necessario vertenzialit?.Una piattaforma che parli a tutti a partire dal lavoro e dalla crescita su cui inserire il welfare come strumento di crescita e sviluppo.Il nuovo Governo, per ora, si limita agli annunci.A prima vista sembrerebbe di poter dire che quando si restituiscono risorse ai lavoratori e alle aziende, la direzione potrebbe essere quella giusta. Ma se poi veniamo a scoprire che dalla restituzione restano fuori i pensionati, che di patrimoniale non se ne parla e anzi qualcuno ipotizza di ripescare di nuovo dalle pensioni, allora, sono convinta, che , la direzione ? sbagliata ed ? un?ennesima penalizzazione verso i pensionati.Questo aspetto dovr? essere un punto fermo per tutta la CGIL: impedire qualsiasi ulteriore intervento sulle pensioni per recuperare risorse pensando a trattamenti diversi per redditi uguali!Lo SPI-CGIL con i suoi 269.000 iscritti in Toscana ? senza dubbio una forza organizzata sul territorio, ma al tempo stesso ? parte integrante di tutta la CGIL sia per storia personale dei nostri iscritti, sia per condivisione di un progetto complessivo che poi ? la forza della confederalit?.Dobbiamo tutti insieme tornare tra la gente a parlare di contratti, di casa, di welfare discutendo su cosa vorremmo fare per loro e con loro e tre sono le parole chiave che devono guidarci in questo percorso: presenza, competenza e passione.La presenza ? indispensabile per capire e tentare di risolvere i problemi.La competenza ? fondamentale perch? le migliori intenzioni non bastano per dar risposte di qualit?.La passione deve guidarci perch? ? solo la passione che fa crescere l’umanit? per immaginare un futuro e proporre le scelte necessarie.Sono convinta che presenza, competenza e passione sono quello che la nostra gente vuole da noi per continuare insieme questa sfida per il futuro.