Dove siamo riusciti a costruire la realt di aziende che funzionano, che ricominciano a produrre e a tessere la propria rete di relazioni commerciali, abbiamo visto rifiorire la prospettiva della democrazia. Lo ha detto don Andrea Bigalli, coordinatore di Libera Toscana, intervenuto ieri al convegno Trincee di democrazia. 1996-2016: 20 anni dalla legge sulla destinazione dei beni confiscati promosso da Cgil Toscana. Nel corso del convegno stata auspicata una calendarizzazione rapida al Senato del nuovo codice antimafia, che secondo il sindacato riprende molte proposte avanzate dalla stessa Cgil per tutelare i lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate. Ad oggi – ha annotato Giuliana Mesina (coordinamento legalit Cgil Toscana), non esistono meccanismi di tutela per i lavoratori che, loro malgrado, si trovano coinvolti in queste vicende senza avere strumenti per mantenere l’occupazione. Spesso si tratta di aziende che possono proseguire la loro attivit e possono essere immesse in un circuito virtuoso.Per sostenere finanziariamente il meccanismo dei beni confiscati alle mafie ci sarebbe bisogno di pi attenzione da parte del pubblico, della collettivit . Lo ha detto Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica, che ieri ha partecipato al convegno Trincee di democrazia. 1996-2016: 20 anni dalla legge sulla destinazione dei beni confiscati promosso da Cgil Toscana. Per Biggeri, questo si pu fare o con meccanismi privati, in cui i cittadini contribuiscono a dare risorse per garantire i progetti che si fanno nei beni confiscati, o con risorse pubbliche. Non possiamo pensare che se non interagiamo con queste esperienze, qualcun altro lo far per noi: dobbiamo farlo noi come cittadini. Banca Etica infatti, ha spiegato il suo presidente, propone un modello di partecipazione dei cittadini ai meccanismi finanziari. Oggi la finanza ci d possibilit di mutualit che forse non ci aspettiamo, nel sapere dove vanno a finire i nostri soldi e come vengono utilizzati; e di partecipazione nell’evitare le problematiche connesse alla corruzione e alle mafie, facendo quello che come cittadini possiamo fare. (ANSA).
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