Da tempi a logistica, piano vaccini in 8 punti per contrasto Covid. Tre categorie prioritarie

Dai tempi alla logistica, dalle categorie da immunizzare prioritariamente alle forze in campo per attuare quella che si annuncia la più grande campagna di vaccinazione mai realizzata in Italia. Sono otto gli ‘assi’ portanti del Piano strategico per i vaccini Covid illustrato oggi prima al Senato e poi alla Camera dal ministro della Salute Roberto Speranza. –
GRATUITA’: l’acquisto del vaccino è centralizzato e verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. “Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione”. – NUMERO DOSI: l’Italia ha opzionato 202.573.000 dosi di vaccino, che rappresenterebbero una dotazione sufficientemente ampia per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte di sicurezza. E’ molto probabile che saranno necessarie due dosi per ciascuna vaccinazione, a breve distanza. Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, l’Italia potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi: per il contratto con AstraZeneca 40,38 milioni di dosi, per il contratto con Johnson & Johnson 26,92 milioni, per il contratto con Sanofi 40,38 milioni, per il contratto con Pfeizer-BioNTech 26,92 milioni, per il contratto con CureVac 30,285 milioni, per il contratto con Moderna 10,768 milioni. – TEMPI: ci sono le condizioni perché l’Ema arrivi a concedere una prima autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino già entro l’anno. Ad oggi sono state indicate due date da Ema che potrebbe esprimersi il 29 dicembre sul vaccino Pfizer-Biontech e il 12 gennaio sul vaccino Moderna. Queste due aziende nel primo trimestre del 2021 da contratto dovrebbero fornire all’Italia rispettivamente 8,749 milioni di dosi e 1.346.000 di dosi. Il cuore della campagna vaccinale sarà tra la prossima primavera e l’estate. –
CATEGORIE PRIORITARIE: saranno vaccinate in via prioritaria, nelle fasi iniziali, tre categorie pari a circa 20 milioni di persone. Si tratta di operatori sanitari e socio-sanitari; residenti e personale delle Rsa; persone in età avanzata. Si procederà poi alle altre categorie di popolazione, tra cui quelle appartenenti ai servizi essenziali quali gli insegnanti e il personale scolastico, le Forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità. – LOGISTICA: per i vaccini con catena del freddo standard si adotterà un modello di distribuzione con un sito nazionale di stoccaggio e una serie di siti territoriali. I vaccini che invece necessitano di una catena del freddo estrema verranno consegnati direttamente dall’azienda produttrice presso 300 punti vaccinali sul territorio. Per la distribuzione saranno coinvolte le Forze armate. –
PERSONALE IN CAMPO: nella fase iniziale della campagna vaccinale si prevede una gestione centralizzata della vaccinazione, con l’identificazione di siti ospedalieri e l’impiego di unità mobili. Il personale delle unità vaccinali sarà costituito da medici, infermieri, assistenti sanitari, operatori socio-sanitari e personale amministrativo di supporto. Si stima al momento un fabbisogno massimo di circa 20.000 persone. Inoltre, migliaia di giovani laureati in medicina, iscritti ai primi anni delle scuole di specializzazione, parteciperanno alla campagna, che rappresenterà una parte del loro percorso formativo. –
SISTEMA INFORMATIVO: sarà interfacciabile con i diversi sistemi regionali e nazionali, per poter ottimizzare tutti i processi organizzativi e gestionali, dalle forniture fino alla programmazione e gestione delle sedute vaccinali. –
FARMACOSORVEGLIANZA: per assicurare il massimo livello di sicurezza nel corso della campagna di vaccinazione. L’obiettivo è quello di predisporre una sorveglianza aggiuntiva sulla sicurezza dei vaccini stessi, monitorando gli eventuali eventi avversi ai nuovi vaccini Covid. L’Agenzia italiana del farmaco, inoltre, avvierà studi indipendenti e si doterà di un comitato scientifico specifico per tutto il periodo della campagna vaccinale. (ANSA).

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