Se questa l’Europa in cui ognuno pensa a se stesso come molti segnali indicano non c’ il rischio che tornino nazionalismi che avevamo estirpato?. Cos Guglielmo Epifani ha parlato dell’Europa oggi, in tempi di crisi, nel suo intervento al convegno ‘per l’Europa del lavoro e della crescit organizzato a Firenze dalla Cgil alla presenza del segretario Susanna Camusso. Epifani si soffermato a lungo sugli egoismi che contraddistinguono la Ue. Si sta utilizzando questa crisi – ha osservato – per colpire in profondit il modello di welfare, i diritti del lavoro e l’uguaglianza sociale. Era un processo gi in atto prima della crisi ma questa fase di grande difficolt ha messo in evidenza la fragilit dell’Unione Europea finendo per dividere ancora di pi tra paesi che hanno l’euro e quelli che non ce l’hanno, creditori e debitori e anche all’interno degli stessi paesi. La crisi sta allargando fortemente le diseguaglianze. (ANSA).CRISI: EPIFANI, COSA SI ASPETTA FARE AGENZIA RATING EUROPEA?Cosa si aspetta a costruire un’agenzia di rating europea, che sia un punto di riferimento onesto, non statale. Lo ha detto l’ex segretario della Cgil e presidente della Fondazione Bruno Trentin Guglielmo Epifani oggi a Firenze nel suo intervento al convegno ‘per l’Europa del lavoro e della crescit parlando delle tradizionali agenzie di rating al centro di conflitti di interesse e del loro ruolo nella crisi finanziaria. Epifani ha sottolineato a questo proposito che l’Europa ha costruito la moneta unica ma non istituzioni realmente unitarie. (ANSA).CONVEGNO EUROPEO (FI): EPIFANI, PENSARE SOLO A SE STESSI NON E’ FUTURO RISCHIO NAZIONALISMICrisi accentua problemi che gi esistevano. Si sta usando crisi per colpire modello sociale europeo ma anche diritto uguaglianza e cittadinanza. La CES ha deciso per 14 novembre giornata mobilitazione per tutta Europa. Crisi divide tra Pesi che hanno euro e tra Paesi che hanno stessa moneta, tra debitori e creditori e divide all’interno degli stessi Paesi. Crisi togli anche speranza. La crisi sta allargando le disuguaglianze tra generazioni, tra fasce sociali. Si sta discutendo il bilancio, sappiamo che GB minaccia di non votarlo. Vediamo difficolt di unire euro con politiche di convergenza. Europa nave con mare in tempesta con troppe guide, in balia di onde e eventi con processi che non si riesce a governare.Tutti hanno propria legittima ragione. Ha ragione la Grecia. Hanno regione i Paesi pi forti, hanno ragione i creditori. C’ necessita di agenzia di rating europea. Abbiamo pensato a moneta ma non strutture di supporto. Moneta potere ed tra poteri dello Stato. Ci siamo cullati nell’et dell’oro con crescita e calo tassi interessi. Ci sono Paesi che ci guadagnano ed altri in difficolt . Ora non c’ pi la corsa per entrare nell’euro. ?Fare i compiti a casa propria? vuol dire essere lasciati soli. Come si fa ad avere stessa moneta con differenze tra costo denaro, costo del debito e del credito. Questo sistema non regge. Riguarda imprese ma anche i cittadini, per chi vuole prestiti e mutui. Con 150 miliardi avremmo potuto salvare Grecia tre o quatto anni fa, oggi ci vuole almeno il triplo.Ma oggi, chi decide e chi decide per chi? Come si tengono insieme democrazia e moneta senza Stato?Ieri Sommerÿha ricordatoÿche Hitler arriv al potere per strade democratiche e oggi pulsioni antidemocratiche riguardano e riguarderebbero tutti. Ci vuole comune democrazia. Pensare a se stessi in Europa non il futuro: chiudere stabilimenti, fare alleanze a scapito di altri fa nascere i nazionalismi.Per millenni in Eropa si sono massacrati, c’ stata guerra. Oggi non pi cos grazie alla nostra cultura grazie all’Europa. Se Europa si presenta divisa, se Europa non si sveglia, saremo meno forti. Ci sar meno Europa anche per democrazia, per diritti, per doveri, per cultura.Continuo a pensare che austerit non risolve i problemi ma divide. FMI ha dato due anni per salvare la Grecia: dovevamo farcelo dire da fuori? E fondo salvastati e decisioni del 28 giugno, tutto fermo? Oggi c’ tregua e dopo?Concludo con due osservazioni. Delors diceva che Europa come bicicletta, se non pedali ti fermi e cadi. E poi, questo secondo anno di questa iniziativa a Firenze. Abbiamo ancora voglia di proseguire con CGIL, Fondazione Ebert in questa esperienza in Toscana. Dobbiamo indicare un manifesto, una carta di Firenze per proseguire e costruire qualcosa che possa costruire. Firenze e la Toscana e l’orgoglio di essere europei, perch siamo figli di una comunit pi grande. [Report 1 seconda giornata 26.10]
26 3 minuti di lettura