CRISI: SVIMEZ, NECESSARIA POLITICA ANTIDISERTIFICAZIONE INDUSTRIALE

Siamo ormai nella paranoia delle riforme strutturali, che si invocano per perpetuare un modello fallito. Mentre serve una visione di politica industriale a sostegno del riposizionamento italiano sui mercati, in cui il Mezzogiorno deve ricoprire un ruolo centrale. Lo ha dichiarato il Presidente della Svimez, Adriano Giannola intervendo alla presentazione del Rapporto Il valore aggiunto dei comuni del Mezzogiorno dell’OBI oggi a Roma al Cnel.Il rischio desertificazione industriale – ha aggiunto Giannola – e’ figlio della crisi delle attuali politiche di austerita’ e ha le sue ragioni lontane nelle scelte fatte negli anni 70, quando ci si e’ concentrati esclusivamente sul modello dei distretti, modello importante ma che da solo non puo’ sostenere sui mercati mondiali un paese di 60 milioni di abitanti. Mentre, continua il Presidente, occorre diversificare. Le riforme italiane degli anni 50 e 60 erano effettivamente strumenti, nel senso che hanno avuto capacita’ di intervenire nell’economia come fanno anche oggi Gran Bretagna e Francia con risorse pubbliche. Da noi oggi – ha concluso – e’ da segnalare con favore questa esigenza di interventi strategici di politica industriale proprio da parte di Confindustria, giustamente preoccupata per le prospettive di desertificazione industriale. ASCA

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