Due sono le novit emerse dopo l’incontro, durato cinque ore, tra la direzione aziendale della seves e i sindacati sul futuro dello stabilimento di Castello. Secondo quanto riferito dalla Filcem Cgil fiorentina, che ha effettuato un lungo resoconto della riunione, il management di Seves ha dichiarato di aver messo in liquidazione lo stabilimento Solaris in Germania, di aver sospeso la produzione in Brasile e fermato la linea produttiva nella Repubblica Ceca. La seconda novit riguarda l’ufficializzazione dell’accordo tra Seves e le banche riguardo alla gestione del debito. Secondo quanto riferito dalla nota, alcuni istituti bancari sarebbero divenuti soci di minoranza della multinazionale vetraria. La riunione, durante la quale le parti avrebbero dovuto verificare lo stato di crisi in cui versa l’azienda e verificare l’andamento del magazzino, si conclusa con un verbale nel quale si richiede di proseguire la verifica dell’accordo di giugno in una riunione che si terr alla fine di ottobre con Regione, Provincia e Comune di Firenze. Si deve passare ai fatti – ha scritto nella nota Luca Paoli, della Filcem Cgil -. Da un anno centodieci persone sono in cassa integrazione, hanno fatto sacrifici per conquistarsi il legittimo rilancio dell’attivit produttiva e, di conseguenza, il proprio posto di lavoro. Se qualcuno avesse scherzato o fossero state fatte promesse a cuor leggero o si cercassero stratagemmi per allungare il brodo opportuno sapere che i lavoratori reagiranno duramente. Per questo sar determinate il ruolo delle istituzioni, locali e nazionali, per sostenere tutte le soluzioni finalizzate al rilancio dell’occupazione. ansa
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