Crisi: Saraceno, tema povert trascurato in Italia. Rossi, reddito inclusione sociale sostenibile
Quello della povert in Italia un tema trascurato, mai entrato nell’agenda politica, e invece con la crisi si acuito. La povert assoluta negli anni della crisi aumentata di tre volte e pi. Occorre introdurre un reddito minimo di garanzia, almeno per i poveri assoluti. La ritengo la proposta pi praticabile, e con il precedente governo ne avevamo elaborata una in questo senso. Lo ha detto la sociologa Chiara Saraceno, intervenendo oggi al convegno, organizzato da Regione Toscana e Irpet, su ‘La povert in Italia. Analisi e proposte’. Per Saraceno con l’ultima legge di stabilit qualcosa stato fatto ma molto poco. Le stime pi conservative, quelle che tengono basso l’importo necessario per far fronte alla copertura della povert assoluta, parlano di 7 miliardi all’anno, invece il governo ha messo per ora 800 milioni pensando di arrivare a regime in un anno a circa 1 miliardo e mezzo. A livello nazionale, ha spiegato, quella della povert un fenomeno eminentemente familiare, con una forte concentrazione territoriale e il 5,2% delle famiglie italiane in uno stato di povert assoluta. I 4,1 milioni di persone in povert assoluta, di cui 1,5 circa al nord, 660 mila al centro, e 1,8 milioni al sud, sono costituiti per un 1 milione circa da minori (pari al 10% di tutti i minori) e da 590 mila anziani. Secondo la sociologa un reddito minimo importante perch bisogna garantire il diritto al consumo minimo in una societ democratica sviluppata, ma anche perch bisogna evitare che le persone, a causa delle difficolt nel far fronte ai loro bisogni primari, si impoveriscano ulteriormente, impoveriscano le proprie capacit nel tentativo di arrabattarsi. Se avessero garanzia di reddito minimo, sostenuto da altri servizi, come l’orientamento, potrebbero migliorare il proprio capitale umano, e dedicarsi ad uscire dalla povert con le proprie forze. (ANSA).Crisi: Rossi, reddito inclusione sociale sostenibile Presidente Toscana a convegno su tema lotta alla povert Non possiamo permetterci un paese che mette 4,1 milioni di persone in condizioni di povert assoluta, ovvero persone che hanno difficolt a garantirsi i beni minimi per una vita dignitosa. La maggior parte sono famiglie con bambini a carico, in Toscana le stime parlano di ben 54 mila famiglie. Condizione di indigenza che la crisi accentua. Per far fronte a questa situazione siamo favorevoli a un provvedimento non di bonus, ma universalistico, magari da attuarsi gradualmente nel tempo, come prevede la proposta dell’Alleanza contro la povert che le Regioni appoggiano, con la Toscana a capo della Commissione sociale e lavoro. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in occasione del convegno su ‘La povert in Italia. Analisi e proposte, organizzato oggi insieme a Irpet. La proposta di reddito di inclusione sociale dell’Alleanza contro la povert – ha aggiunto – una proposta non generica e sostenibile. Prevede 4 anni per arrivare a un fondo di circa 7 miliardi, con un programma di interventi dello Stato per coprire tutta la povert assoluta. Lo Stato pu trovare questi soldi sia dalla lotta all’evasione, sia a chiedendo a chi ha di pi e non stato toccato dalla crisi, attuando una ridistribuzione della ricchezza. Penso che vivremmo tutti in una societ pi giusta e equa dove ci sentiremmo tutti pi garantiti. La crisi mette a rischio tutti. Secondo Rossi contro la povert si iniziato a fare qualcosa, ma ancora troppo poco, si poteva fare di pi e meglio, ma se non si procede nel modo giusto si rischia di fare tanti bonus senza raggiungere l’obiettivo di mettere in sicurezza dalla povert tutti i cittadini italiani. Dobbiamo farlo, vogliamo farlo questo scatto in avanti, che poi non altro che applicare la Costituzione e accrescere un senso di appartenenza e solidariet . Oggi vogliamo tenere acceso questo dibattito e questa prospettiva. (ANSA).