Per l’area di crisi di Massa Carrara avremo circa lo stesso livello di agevolazioni alle imprese che abbiamo avuto per le aree di crisi complessa. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, in occasione della firma dell’accordo col Ministero dell’Ambiente per l’avvio della bonifica nelle aree nei Siti d’interesse nazionale e regionale della provincia. C’ il riconoscimento delle aree di crisi semplice – ha detto Rossi – ne abbiamo una che questa, e si consente di accedere a 70 mln di fondi su cui verr fatto un bando. Combinati con i fondi europei della Regione costituisce la stessa mole di risorse per gli interventi nelle aree di crisi complessa. Inoltre, ha aggiunto il governatore, abbiamo messo a disposizione con l’Autorit portuale i due terzi dei fondi che servono a fare l’intervento sul porto, e aspettiamo una conferma definitiva del Ministero dei Trasporti che metta la propria quota parte, intorno ai 13 mln, dopo i 13 della Regione e i 9 dell’Autorit . Gentile, amministratore delegato di Rfi, ha preso l’impegno di consolidare la linea ferroviaria porto-zona industriale.Rossi ha quindi annunciato che stiamo commissariando la Zia, ovvero il consorzio della Zona industriale Apuana, che pensiamo debba essere azzerata per ripartire. A Zia vorremmo conferire una dotazione di almeno 20 ettari di terreni: potranno essere messi a disposizione delle imprese che avranno in programma di investire, con la Zia rinnovata che si far carico di emanare i bandi con le relative agevolazioni. Si partir , secondo il governatore, dalla dotazione che abbiamo come Sviluppo Toscana, e alcune aree che abbiamo gi conferito, con 5 milioni dati a Zia per la vicenda Eaton. E’ importante che al Mise si convochi una riunione con l’Eni: Syndial, societ del gruppo, proprietaria di una parte cospicua dei terreni che chiediamo ci vengano conferiti. Questa partita potrebbe consentire di mettere a disposizione nell’arco dell’anno 20 ettari a imprenditori che vogliono investire in questa zona: se non entro l’anno, nei primi mesi dell’anno prossimo. Sarebbe una svolta. Quindi, ha osservato Rossi, in questo modo venti ettari di terreni saranno liberi, non hanno bisogno di aspettare le bonifiche. Per sbloccarne altri bisogna fare altri lavori. Con 3 milioni si prosegue nei progetti, e ce ne vogliono altri 20: la nostra proposta, che facciamo al ministro, che si trovino nei fondi di solidariet e coesione: Se il governo sar d’accordo una ventina di milioni potrebbero essere messi l. Sarebbe lavoro, e si completerebbe l’intervento di bonifica dell’area.(ANSA).
21 2 minuti di lettura