Crisi: ricerca pensionati Cisl, da comuni pi— tasse ma no riduzione o riqualificazione spese

La crisi ha spinto la maggior parte dei comuni toscani a tassare di pi—, ma solo la met… di loro si Š impegnata a ridurre o riqualificare le proprie spese. E’ uno degli aspetti che emerge da una ricerca avviata dalla Fnp, il sindacato pensionati della Cisl, della Toscana, e i cui primi risultati sono stati al centro di un convegno stamani a Firenze, a cui hanno preso parte il vicepresidente dell’Anci nazionale Alessandro Cattaneo, l’assessore al bilancio della Regione Toscana Vittorio Bugli, il segretario confederale Cisl nazionale Maurizio Petriccioli e il segretario generale Cisl della Toscana Riccardo Cerza. L’analisi – inserita in un progetto di formazione di quadri della Fnp toscana impegnati nel confronto con le amministrazioni comunali – ha preso in considerazione un campione di 50 comuni, 5 per ogni provincia, con l’eccezione di Firenze (7) e Prato (3), ed ha indagato 4 aspetti: quanto i comuni toscani sono propensi alla trasparenza e a coinvolgere altri soggetti (es. sindacati, cittadinanza, ecc.) nell’impostazione del loro bilancio; come reperiscono e allocano le risorse; come usano le leve fiscali; quali tariffe applicano e quanto chiamano i cittadini a compartecipare al costo dei servizi a domanda individuale. Tra il 2011 (ultimo anno di blocco delle aliquote dell’addizionale Irpef) e il 2013 la pressione tributaria nei comuni oggetto dell’indagine Š passata in Toscana da 603 a 741 euro medie per abitante (+22,8%), anche se con dinamiche eterogenee, ma nello stesso periodo ben il 44,1% di loro non ha adottato alcuna strategia di riduzione o riqualificazione della spesa. Per quanto riguarda l’uso delle leve fiscali si va diffondendo la progressivit… nell’aliquota dell’addizionale Irpef, mentre tra i comuni ad aliquota unica il quadro Š assai differenziato e vivere in un comune o in quello accanto pu• avere un costo non indifferente per i cittadini: si va infatti da un’aliquota dello 0,2 a Firenze e Pisa, allo 0,8 di Aulla, Bagno a Ripoli, Cascina, Castelnuovo Garfagnana, Follonica, Montecatini, Pistoia, San Marcello Pistoiese e Viareggio. Altrettanto variegato il quadro dei comuni che hanno previsto la progressivit…. Per quanto riguarda l’Imu, nel 2013 il 60% dei comuni ha fissato l’aliquota sugli immobili a disposizione al valore massimo, mentre l’imposta di soggiorno Š stata introdotta dal 45,9% del campione. Ancora pi— eterogeneo il quadro dei servizi a domanda individuale, perch‚ ogni comune sceglie in autonomia quali offrire e quanto far partecipare direttamente i cittadini alla spesa. I servizi pi— diffusi sono mense scolastiche (nel 96,9% dei comuni) e asili nido (90,6%). Fortissima la forbice nel costo complessivo dei servizi a domanda individuale – legato al numero di servizi offerti e alle modalit… di gestione – che varia tra 11,26 euro e 240 euro. Forti differenze da comune a comune anche nell’importo medio pro capite chiesto ai cittadini per questi servizi: si va da meno di 6 a 102 euro. Per quanto riguarda poi l’esistenza nei comuni di pratiche concertative con le organizzazioni sindacali eo di coinvolgimento della cittadinanza, si rileva una diffusa trasparenza ‘di forma’ ma una contenuta trasparenza informativa a supporto della concertazione. Molti comuni insomma costruiscono percorsi di ‘partecipazione’ pi— formali che sostanziali, ma rifuggono dal confronto approfondito con chi, come le rappresentanze sociali, Š in grado e chiede di entrare nel merito delle scelte fatte. Anche questa ricerca – ha detto nel suo intervento il segretario generale della Fnp toscana, Mauro Scotti – dimostra come sia ormai indispensabile una riforma seria del sistema fiscale; Š un sistema antico, i cui aggiustamenti negli anni hanno portato solo a inventare nuovi balzelli. Va riscritto da capo, perch‚ non pu• continuare questo scaricabarile tra Stato centrale e territorio che finisce per schiacciare i contribuenti. La pressione va alleggerita e siamo convinti – e questa ricerca lo conferma – che anche molti nostri comuni abbiano margine per farlo. Bisogna per• incidere una volta per tutte sulla qualit… della spesa e sul costo della ‘macchina pubblica’: porre l’alternativa tra aumento delle tasse e riduzione dei servizi Š la scappatoia adottata da chi non ha il coraggio di farlo. Abbiamo varato questo progetto di formazione -ha aggiunto Scotti- per far s che la nostra gente, gli operatori della Fnp, abbia gli strumenti di conoscenza per verificare, sul territorio, le scelte degli amministratori. In Toscana staremo col fiato sul collo dei comuni tassatori e poco trasparenti. (ANSA).

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