Crisi: Laboris-Cgil, a Prato -2.150 addetti e -17,7% export Produzione ancora in discesa

Produzione ancora in discesa (con variazioni tra -1,9% e -4,9%), export ancora in diminuzione (-17,7%), occupazione ancora in calo (2.150 posti di lavoro persi, -2%), povertà che cresce, cassa integrazione ancora in aumento (+31 volte): queste le tendenze dell’ultimo trimestre 2020 per l’economia dell’area pratese, fotografate dal quarto report Laboris-Cgil Prato, di cui è stata diffusa una nota di sintesi. Nel 2020 rispetto al 2019 gli addetti in provincia sono calati di 2.150 unità (-2%), e in tutti i settori: tessili -2,81%, abbigliamento -2,7%, meccanica -3,12%, servizi -2,41%, costruzioni -2,19%, commercio all’ingrosso -2,65%, al dettaglio -0,85%, ristorazione -7,84%. Il blocco dei licenziamenti ha fatto calare le cessazioni (-20,8%) nel quarto trimestre, ma con avviamenti inferiori del 15,4% sullo stesso periodo 2019, trasformazioni calate dell’11,3%, e una minor durata dei contratti a tempo determinato, passati da una media di 178,5 giorni nel 2019 a 96,4 giorni nel 2020, con un aumento del 6,9% delle proroghe. Nel 2020 i percettori del Reddito di cittadinanza sono stati a Prato 6.155, in aumento del 31%, per 2.464 nuclei famigliari: il numero dei beneficiari è cresciuto dell’8,3%. Sono state invece 1.037 le famiglie che hanno ricevuto il Reddito di emergenza, per un importo medio di 510 euro, a fronte di 2.454 richieste. Nel 2020 le ore di Cig autorizzate sono state 10.517.678 contro le 339.624 ore del 2019. (ANSA).

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