Crisi: in crescita (+1,4%) i consumi non alimentari Lo ha registrato l’Osservatorio Non Food

Tornano a crescere in Italia i consumi non alimentari. Lo ha accertato l’Osservatorio Non Food 2016 di GS1 Italy, l’associazione che riunisce 35mila imprese di beni di consumo. L’Osservatorio, che monitora 13 comparti (dai mobili all’elettronica, dai casalinghi al tessile, dall’ abbigliamento ai giocattoli), ha accertato che nel 2015 i consumi non food hanno registrato una crescita dell’1,4%. Quello dei consumi non alimentari rappresenta un mercato che vale (dati Istat) 149,4 miliardi di euro, pari al 14,8% del totale dei consumi delle famiglie italiane. Il Rapporto 2016 di GS1 ha valutato consumi per un totale di circa 101 mld di euro. Dopo anni di estrema prudenza, qualcosa sta cambiando – ha commentato il responsabile del rapporto, Marco Cuppini -. Si torna a cambiare l’auto, si Š attratti da consumi innovativi. Nell’ultimo anno la ripresa Š in quasi tutti i comparti. Secondo il Rapporto, i comparti che crescono maggiormente sono: elettronica di consumo (+5,0%), giocattoli (+6,0%), mobili e arredamento (+1,3), edutainment (+4,1%), prodotti di profumeria (+3,6%) e prodotti di ottica (+4,1%). Positivi anche i segnali per bricolage (+0,8%), articoli per lo sport (+0,5%) e casalinghi (+0,8%). Registrato un calo nel numero di esercizi Non Food sul territorio: nel 2015 circa 4 mila punti vendita in meno con un bilancio, tra aperture e chiusure nel 2015, pari al -0,8% in un anno. Particolarmente penalizzati i punti vendita dei settori edicola, libri e cancelleria (-2.4%) e di prodotti tessili e biancheria per la casa (-2.3%). In aumento invece i punti vendita per elettronica, informatica e telefonia (+1,9%). (ANSA).

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