Un imprenditore edile fiorentino di 55 anni, si sparato questa sera nella sua abitazione a Fiesole (Firenze). Prima ha chiamato il 113 e all’operatore ha annunciato le sue intenzioni. Secondo quanto si apprende l’uomo, che si sparato con un fucile alla testa, avrebbe collegato il gesto estremo a problemi economici dell’azienda.I carabinieri, avvertiti dal 113, sono arrivati sul posto intorno alle 18 e hanno trovato il corpo dell’uomo ormai senza vita. Vicino c’era il fucile e un biglietto con le scuse per i familiari. L’uomo era sposato e aveva una figlia di 10 anni. Poco dopo l’arrivo dei militari, sono rientrate a casa anche la moglie e la bimba che hanno scoperto cos quanto era successo. L’uomo, secondo quanto si appreso, era titolare di una ditta dichiarata fallita pochi anni fa. Da quel momento lavorava solo saltuariamente.Oltre al biglietto con cui ha voluto salutare i familiari, l’imprenditore 55enne che si sparato questa sera in una casa nelle campagne di Fiesole (Firenze) ha lasciato un secondo biglietto. Secondo quanto si apprende, in questo secondo scritto l’uomo lancia ‘accuse’ nei confronti di alcuni personaggi che avrebbero portato al fallimento la sua ditta, parla di crediti e debiti, e di alcune banche con cui l’impresa lavorava. (ANSA).
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