CRISI. FILLEA CGIL TOSCANA, NEL SETTORE COSTRUZIONI IN 4 ANNI PERSI 16.000 POSTI DI LAVORO E 3.000 IMPRESE

TOSCANA: Agosto, ancora un mese nero per il settore delle costruzioni dopo i record di cassa integrazione raggiunti nei mesi di maggio, giugno e luglio quando le ore richieste per la prima volta, hanno superato il milione. Le 468.000 ore di Agosto registrano un +44% rispetto ad Agosto 2011 con un forte aumento (91%) della straordinaria. Questo dato, legato all’aumento comunque consistente della Deroga (33,9%), ci conferma ulteriormente che Š un settore in crisi profonda dove aziende di medie e grandi dimensioni stanno sfruttando tutti gli ammortizzatori possibili e quelle di piccole dimensioni sono allo stremo. Ancora pi— preoccupante il dato dell’ordinaria con un + 34% che st… a significare che la crisi continua a mietere vittime e anche le imprese che fino a ieri lavoravano oggi sono costrette a ricorrere a forme di sostegno al reddito. Se consideriamo il dato cumulato gennaioagosto solo l’ordinaria registra una leggera flessione (-6%) mentre straordinaria (+72%) e deroga (+6%) rafforzano quanto detto in precedenza. Complessivamente i primi 8 mesi dell’anno registrano un aumento del 9% sullo stesso periodo dell’anno precedente.Dividendo i dati di agosto per classe economica, forte preoccupazione desta il settore del legno che, non solo vede aumentare del 54% le ore di cassa integrazione richieste, ma registra un continuo calo della produzione industriale (-9,7% luglio2011luglio2012 dato Istat).Per i lapidei diminuiscono le ore CIG del 2,6% (dopo un forte picco in aumento di luglio 2012 su luglio 2011) e infine spicca il settore edile con +45% e una perdita occupazionale di circa 16.000 lavoratori (maggio2008maggio2012) e 3000 imprese.?Un emorragia silenziosa che non fa scalpore?, dichiara Antonio Ledda segreatrio generale della Fillea Cgil Toscana, ?e spesso non fa notizia ma siamo difronte ad un enorme problema sociale, un settore stremato che non vede prospettiva?.?Ci si dimentica?, aggiunge, ?che la ripresa dell’edilizia pu• dare impulso ad una ripresa pi— ampia, coinvolgendo molti settori dal legno-arredo alla metalmeccanica, dall’impiantistica ai manufatti?. ?Importanti? conclude Antonio Ledda, ?restano gli investimenti nelle grandi opere, sia per la ripresa del settore che per lo sviluppo infrastrutturale che pu• favorire l’insediamento di nuove imprese in quei territori dove Š scarsa la presenza industriale, ma fondamentale Š la partenza di piccoli cantieri che stentano ad avviarsi per mancanza di risorse da parte del privato, delle famiglie, ne consegue che non Š non pi— rinviabile una politica di reddistribuzione del reddito?.nb

Pulsante per tornare all'inizio