CRISI: FAMIGLIA CRISTIANA, OBOLO STATO COME ASPIRINA A MALATO TERMINALE

Le misure anticrisi del governo vengono paragonate dal settimanale ‘Famiglia Cristiana’ ad una aspirina ad un malato terminale. Ed ancora: Demagogia, piu’ che l’inizio dii una politica familiare seria.La manovra finanziaria che dovrebbe rilanciare l’Italia, approvata in dieci minuti dal Consiglio dei ministri, riserva pochi spiccioli a famiglie e imprese. E soltanto per ‘una volta’. I soldi non si buttano mai via, ha detto Bersani.Ma ci sono modi meno disgustosi di darli. Cosi’, dopo solenni proclami, la montagna ha partorito un topolino. Siamo all’obolo di Stato. Misura debole, ha detto Casini, che vuole accontentare tutti, senza riuscirci. Demagogia, piu’ che l’inizio d’una politica familiare seria.E’ un tampone: come -afferma Famiglia Cristiana- dare l’aspirina a un malato terminale. Servira’ a poco, non fara’ ripartire i consumi, ne’ ridurra’ quella fascia di famiglie che non arriva a meta’ mese. La borsa, quella vera, quella colma di denaro, sara’ a disposizione delle banche, che hanno bisogno di soldi freschi per i loro affari. La difesa dei risparmiatori e’ solo un alibi, perche’ oggi, in Italia, le famiglie non hanno piu’ nulla da risparmiare. E per vivere si indebitano. Per non parlare di chi la spesa la fa tra gli avanzi del mercato o nei cassonetti.L’elemosina di Stato -prosegue il settimanale- non modifica d’una virgola la distribuzione del reddito, non lo sostiene, non crea nuovi posti di lavoro. Le grandi opere, finanziate con 16 milioni di euro, sono un libro dei sogni, che nessuno ha aperto (gli esperti hanno pure bocciato il ponte di Messina: troppo caro e pericoloso). La manovra e’ insufficiente, ci voleva piu’ coraggio, soprattutto a sostegno delle famiglie, cenerentole d’Italia.asca

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