CRISI: CONFINDUSTRIA, CONFERMA CALO PIL-2.4% NEL 2012, SLITTARIPRESA 2ø TRIM +758.000 DISOCCUPATI

La recessione si prolunga e la ripresa e’ ritardata alla primavera prossima. Queste in sintesi le previsioni del Centro studi di Confindustria contenute negli scenari economici di settembre. Secondo gli industriali l’economia, italiana resta in profonda recessione e non sono ancora netti i segnali di inversione del ciclo. Il rallentamento globale si e’ accentuato nei mesi estivi e si e’ aggiunto ai fattori da cui e’ originata la nuova fase di marcato arretramento: risanamento dei conti pubblici, credito molto piu’ razionato e costoso, crisi del settore immobiliare, aumento dell’incertezza e alta e persistente disoccupazione. Il CSC ha dunque mantenuto invariate le previsioni sulla dinamica del Pil rilasciate a giugno scorso per il 2012 ad un calo del 2,4%, ribassando invece quelle per il 2013 a una flessione dello 0,6% (rispetto allo 0,3% diffuso a giugno).I dati sui prestiti, secondo il Centro studi, mostrano che e’ in atto un credit crunch sempre piu’ marcato. Il totale erogato alle aziende italiane si e’ ridotto dello 0,7% al mese a maggio-giugno e dello 0,3% a luglio. I prestiti erogati sono cosi’ scesi significativamente sotto i livelli di settembre 2011: -2,7% cumulato fino a luglio 2012, mentre la variazione annua e’ profondamente negativa (-1,7% a luglio, dal +6,1% del maggio 2011), lontanissima dai ritmi di incremento pre-crisi (+12,7% nel 2007).Gli investimenti secondo il CSC, si riducono dell’8,8% nel 2012 e tendono a stabilizzarsi nel 2013 (-0,5%).Il numero dei disoccupati e’ aumentato di 758 mila unita’ nel 2 trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Questi i dati contenuti negli scenari economici del Centro studi di Confindustria secondo cui nell’anno in corso la forza lavoro inutilizzata, se si includono le unita’ di lavoro equivalenti in Cig (Ula), arriva al 12,8% e al 13,9% a fine 2013.ASCA

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