Crisi: Confcommercio, indice disagio sociale in crescita a gennaio

Disagio sociale in aumento a gennaio. La Confcommercio ha diffuso oggi il dato sul suo MIC (Misery index Confcommercio) che a gennaio si attesta su un valore stimato di 22,1 punti, in aumento di 0,3 punti rispetto al mese di dicembre. Cio’ e’ imputabile, spiega la confederazione, all’aumento di 0,2 punti della disoccupazione estesa, mentre l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto e’ rimasta invariata all’1,2%. A gennaio infatti il tasso di disoccupazione ufficiale e’ aumentato di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente attestandosi al 12,9%, in aumento di 1,1 punti su base annua. I disoccupati sono 3 milioni 293mila, cifra in aumento di 60mila unita’ sul mese precedente e di 260mila rispetto allo stesso periodo del 2012. Il numero di occupati e’ diminuito di 8mila unita’ rispetto a dicembre e di 330mila rispetto ai 12 mesi precedenti. Il quadro occupazionale del paese e’, dunque, sempre piu’ critico. Sempre a gennaio sono state autorizzate 81 milioni di ore di CIG, in diminuzione rispetto agli 86 di dicembre e ai 90 dello stesso periodo del 2013. Le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte poi a ULA – sono stimate in diminuzione di circa 5.000 unita’, il che porta il numero di persone in CIG dalle 297mila stimate per dicembre alle 292mila stimate per gennaio. Il numero di scoraggiati e’ stimato in aumento da 827mila persone di dicembre a 837mila (+10.000). Aggiungendo ai disoccupati ufficiali la stima delle persone in CIG e degli scoraggiati si ottiene per gennaio un tasso di disoccupazione esteso del 16,8%, in aumento di 0,2 punti rispetto a dicembre. L’inflazione dei beni e dei servizi ad alta frequenza di acquisto e’ rimasta invariata all’1,2%. L’aumento di 0,2 punti della disoccupazione estesa e l’invarianza dell’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto porta il MIC ad aumentare di 0,3 punti a 22,1.

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