Il dibattito sui licenziamenti facili a noi sembra un dibattito lunare, e le proposte dell’ala ‘liberal’ del Pd sono proposte elaborate e discusse nel vuoto pneumatico di una qualche aula universitaria, o da chi non conosce i numeri ma abituato a parlare per slogan, come alla Leopolda. Lo ha affermato Daniele Quiriconi, segretario regionale della Cgil Toscana, presentando il Focus Cgil-Ires sull’economia della regione. In questi 30 mesi – ha spiegato – ci sono stati 61 mila licenziamenti applicando la legge vigente, la 223 del ’91, che consente alle imprese di ridurre il personale, e spesso chiudere, mentre nelle piccole imprese sono stati sottoscritti 26 mila accordi di Cig in deroga con imprenditori che potevano scegliere di licenziare: ci dimostra, per Quiriconi, la totale strumentalit della posizione del governo, una posizione ottusamente ideologica. Per Fabio Giovagnoli,ÿdirettore di IRESÿToscana, nelle proposte di Ichino e altri c’ un elemento che non viene preso in considerazione: una riforma complessiva degli ammortizzatori molto costosa, ma senza intervenire su questo punto si aumenterebbe la precariet . Il sindacato afferma di non essere contrario alle ipotesi di detassazione dell’apprendistato, ma chiede anche di individuare strumenti di incentivazione a contratti pi stabili. Avevamo proposto una riforma complessiva degli ammortizzatori – ha concluso Quiriconi – ma non possibile aprire una discussione se l’approccio quello teso ai licenziamenti facili. (ANSA).
17 minuto di lettura