CRISI: CGIL, 89 MLN ORE CIG GENNAIO DATO PIU’ ALTO DAL 1980 LATTUADA, FALLIMENTO DI CHI PIU’ HA GOVERNATO IN ULTIMI 20 ANNI

Le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate a gennaio, che hanno sfiorato quota 89 milioni (88.869.000) con un incremento del 2,72% su dicembre 2012 e del 61,64% su gennaio 2012, segnano il dato pi— alto dal 1980. E’ quanto rileva la Cgil nel rapporto dell’Osservatorio cig del dipartimento Settori produttivi, elaborato sugli ultimi dati dell’Inps relativi, appunto, al mese di gennaio. Sottolineando il forte aumento anche delle richieste di cig straordinaria (+25,46% su dicembre 2012 e +98,44% su gennaio 2012), la Cgil con il segretario confederale Elena Lattuada evidenzia come i numeri della crisi dimostrino il fallimento di chi ha maggiormente governato negli ultimi venti anni. I numeri dimostrano che lo spessore della crisi industriale ed economica Š sempre pi— profondo. Ci troviamo di fronte ad una vera emergenza – afferma la sindacalista – il nostro sistema industriale Š stato lasciato andare alla deriva: in questi anni non Š stato fatto nessun intervento significativo, nessuna scelta strategica, quasi nessuna crisi aziendale Š stata risolta positivamente. Le scelte governative hanno riguardato pi— gli effetti, il mercato del lavoro, che non le cause: sistema industriale non pi— competitivo per qualit…, prezzi, contenuti tecnologici. Come poco e niente si Š fatto verso quei fattori di competitivit… per tutto il sistema paese: energia, trasporti, semplificazioni burocratiche, alleggerimento fiscale, ricerca, sistema finanziario. Dal rapporto della Cgil si evidenzia come a gennaio i settori pi— in difficolt… e con pi— ore di cig richieste restino il settore meccanico (+79%), il settore del commercio (+80,12%) e dell’edilizia (+57,46%). Per quanto riguarda, invece, le aree geografiche, la richiesta di cig cala in sei regioni, ma aumenta in quattordici, tra cui consistentemente in Lombardia (+56,94%), Lazio (+60,05%), Piemonte (+66%), Emilia Romagna (+82,32%), Marche (+121,95%), Abruzzo (+171,31%), Campania (+85,60%), Puglia (+115,12%), Sicilia (+118,84%) e Sardegna (+169,53%). (ANSA).

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