CRISI: CAMUSSO, GOVERNO NON DIA COMPITI A IMPRESE E SINDACATI

Il tema non e’ dare i compiti a noi, ma piuttosto quanto questo governo decidera’ di fare politiche che rimettano in moto crescita ed economia. Arriva da Porto Sant’Elpidio (Fermo), la risposta di Susanna Camusso all’appello che il presidente del Consiglio Monti e il ministro Passera hanno rivolto a imprese e sindacati perche’ compiano piu’ sforzi soprattutto sul tema del lavoro. La leader della Cgil ha ricordato che con le imprese abbiamo sempre discusso e gli accordi li troviamo, come e’ stato il 28 giugno e che l’esecutivo, con le politiche che sta facendo, ammazza il lavoro e lo riduce, mentre la recessione continua a crescere.Quindi – ha detto ancora la Camusso – davvero non mi pare che possa dare i compiti a qualcuno, ma forse dovrebbe fare con noi una discussione sulle cose che puo’ mettere in campo per dare una mano al Paese perche’ cresca. All’incontro con Monti, in programma l’11 settembre, la Cgil andra’ con l’aspettativa che il governo voglia dare un segno che ricomincia a occuparsi di lavoro, di redditi, di politiche di sviluppo. Quanto alla lista delle cose da fare, la Cgil chiedera’ un intervento che dia il segno della discontinuita’ rispetto alla detassazione delle tredicesime, utilizzando le risorse provenienti dal recupero delle evasioni fiscali, un provvedimento rispetto alle accise sulla benzina, una prospettiva di concreta riforma fiscale e che si siano le risorse sulla detassazione della contrattazione di secondo livello. La domanda vera che porremo al governo – ha concluso la Camusso – e’ come si intende creare lavoro e chi deve pagare il conto. Non possono essere nuovamente i lavoratori, che stanno pagando un conto molto pesante; forse bisogna che lo paghino la finanza e i grandi patrimoni. Come dire: chi non ha avuto danni dalla crisi. (AGI) .ÿ

Pulsante per tornare all'inizio