Per la prima volta nel dopoguerra l’Italia vivr nel 2008 e 2009 un biennio di recessione. Lo stima il Centro studi di Confindustria secondo il quale il Pil diminuir dello 0,5% quest’anno e dell’1,3% nel 2009. Per la prima volta, quindi, dal dopoguerra si verificher un biennio di recessione. La ripresa comincer a farsi vedere solo alla fine dell’anno prossimo segnando poi nel 2010 un +0,7%. E, in un discorso tenuto a Hong Kong come presidente del Financial Stability Forum, il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi invoca nuove misure fiscali, monetarie e normative per affrontare la fase critica.Secondo gli analisti di Confindustria il 2009 risentir in modo determinante della negativa eredit dell’anno che si sta chiudendo. Solo dalla seconda dell’anno prossimo possibile delineare, grazie al rilancio del commercio mondiale e al prevalere delle forze espansive gi oggi evidenti, una lenta ripresa che porter a una crescita media annua dello 0,7% nel 2010, con un ritorno sopra l’1% tendenziale nell’ultimo trimestre.Nei prossimi due anni deficit oltre il 3%. Il rapporto deficitPil nel 2008 previsto al 2,6%, per poi risalire al 3,3% nel 2009. Per il 2010 Confindustria stima una flessione al 3,1%.L’inflazione si raffredda. L’inflazione italiana si dimezzer nella media 2009 rispetto al 2008: l’1,7% contro il 3,4% dell’anno in corso. A favorire la discesa dei prezzi lo scoppio della bolla delle quotazioni delle materie prime. La tendenza dunque al ribasso e l’inflazione continuer a diminuire rapidamente nei prossimi mesi portandosi vicino all’1% annuo a met 2009. Ma, secondo gli analisti di Confindustria, questo non significa che ci sar la temuta deflazione.Consumi a terra. Brusca frenata dei consumi per le famiglie italiane. Nel 2008 – secondo le stime di Confindustria – i consumi dovrebbero registrare una vera e propria retromarcia con una flessione dello 0,5%, rispetto alla crescita dell’1,4% del 2007. Una ripresa viene stimata per il 2010 quando i consumi sono previsti in rialzo dello 0,7%.Cresce la disoccupazione. Secondo le stime di Confindustria il tasso di disoccupazione nel 2008 dovrebbe risalire al 6,8%, rispetto al 6,1% registrato nel 2007 e tornando sui valori del 2006. Un nuovo rialzo previsto per il 2009 quando il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi all’8,4%, per l’effetto congiunto della perdita di posti di lavoro e della ricerca di un impiego da parte dei soggetti a pi basso reddito e nelle aree pi arretrate del paese. Una lieve flessione stimata invece per il 2010 quando la disoccupazione dovrebbe attestarsi all’8%.ASCA
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