La Regione non ha atteso sollecitazioni per dare risposte allo stato di crisi che colpisce il sistema economico toscano, la prima manovra stata infatti varata gi nel novembre 2008. L’assessore alle attivit produttive Ambrogio Brenna ha commentato cos la manifestazione di protesta messa in opera stamani dall’associazione ‘Impresecheresistono’ della Toscana; una cinquantina di scatoloni di cartone, recanti impresse richieste di intervento agli organi di governo a favore del sistema produttivo, appoggiati alla facciata di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione. Abbiamo seguito due strade maestre – ha aggiunto l’assessore -. La prima riguarda l’attivazione di provvedimenti di emergenza per garantire l’accesso al credito, la patrimonializzazione dei consorzi di garanzia e l’accelerazione di tutti i bandi a favore del consolidamento e sviluppo delle imprese. Grazie all’intesa raggiunta con il sistema bancario, abbiamo reso possibile lo slittamento delle rate dei mutui e dei leasing in corso; e messo a disposizione 60 milioni di euro che permettono garanzie per nuovi crediti per circa 1 miliardo di euro. Contemporaneamente, ha proseguito Brenna, stata negoziata un’articolazione degli ammortizzatori sociali che permette di finanziare interventi della cassa integrazione in deroga e di anticipare la Cig a lavoratori di aziende in crisi. Inoltre sono stati previsti assegni a sostegno dei lavoratori monoreddito, disoccupati da oltre tre mesi e a sostegno del reddito delle famiglie meno abbienti. Per quanto riguarda il secondo percorso intrapreso – ha aggiunto -, stato previsto un intervento anticiclico attraverso la messa in campo di risorse derivanti dai Fondi strutturali europei, da fondi nazionali e da risorse regionali. Nel periodo 2007-2013 ammonteranno a 3 miliardi e 400 milioni di euro. Coerentemente con questa impostazione, proprio in questi giorni abbiamo deliberato risorse per bandi di ricerca, promozione e internalizzazione. Inoltre avviato un processo di sblocco dei crediti vantati dal sistema delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. La giunta regionale ha chiesto al governo di rimodulare i parametri previsti dal patto di stabilit per la parte riguardante gli investimenti. Operazione questa – sottolinea Brenna – che potrebbe permettere agli enti locali la possibilit di attivare appalti sottosoglia (cio sotto i 500mila euro). (ANSA).
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