Credito: Nomisma, ruolo banche cruciale, segnali non buoni

“Si conferma un peggioramento delle prospettive di crescita del Paese, dall’altra parte però è alta l’intenzione di acquisto delle famiglie italiane, che molto spesso si rivolgono all’immobiliare nei periodi di crisi come è stato durante la pandemia e nel post pandemia. L’intenzione di acquisto dipenderà dalla possibilità di accedere al credito, le banche avranno un ruolo fondamentale, ma i segnali che si stanno registrando non sono confortanti”. Lo ha detto Luca Dondi dall’Orologio, amministratore delegato di Nomisma, a margine dell’evento ‘Dopo la pandemia, opportunità di mercato e di investimento’, in corso all’auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Secondo Dondi “c’è un inasprimento non solo dal punto di vista dell’aumento del costo del credito ma pure della disponibilità a concederlo. Tutto questo si rifletterà sul numero di compravendite: se nel 2021 è stato straordinario, prevediamo una flessione per il 2022 proprio a causa di una minore disponibilità di credito”. Sul settore non residenziale “ci sono difficoltà diverse anche se assistiamo ad una crescita molto forte del settore della logistica, al ritorno di interesse verso l’alberghiero”. (ANSA).
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