Firenze: appello Ordine dei Medici, ‘verso collasso, serve responsabilità, leggerezza in troppe persone’

“Andiamo verso un collasso, chiediamo il rispetto delle regole”, “ci sono reparti pieni come non mai, più che a novembre”. “negli ospedali abbiamo gli stessi pazienti della seconda ondata a novembre, c’è un dolore dilagante che una società civile non può accettare”. Lo afferma Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze lanciando un appello in questa nuova emergenza sanitaria. “Stiamo camminando su una passerella sempre più instabile e sottile. Abbiamo alle spalle oltre 5.000 decessi solo in Toscana, scene drammatiche mostrate ogni giorno dai notiziari. Eppure, assistiamo ancora a una leggerezza disarmante in troppe, troppe persone. Serve ritrovare quella responsabilità che ci premiò la scorsa primavera” 2020. “L’età media si sta abbassando – segnala Dattolo – dobbiamo salvare anche vite giovani”.
“Comprendiamo la stanchezza delle persone, costrette a sacrifici economici e distanze sociali da più di un anno – aggiunge il presidente dell’Ordine dei medici di Firenze, Pietro Dattolo -. Mai ce lo saremmo aspettati. Non possiamo però ignorare quello che accade a pochi metri da noi: migliaia di persone chiuse nelle proprie camere a lottare con la malattia del Covid, i reparti d’ospedale al limite. I medici non sono considerati più eroi, ma stremati. Troppi hanno già perso la vita per questo virus. Ora continueranno ad aiutare, a fare il loro lavoro, ma senza la collaborazione di tutti è impossibile vincere questa battaglia”. Nel suo appello a una maggiore responsabilità Dattolo evidenzia che “entrare in una terapia intensiva non è come fare una visita di controllo in ambulatorio, significa aver perso il più delle volte la capacità di respirare in autonomia. Vuol dire, in caso di salvezza, riabilitazione e cure postume” ed invita ad ascoltare “le testimonianze di chi ha il coraggio di parlare, che siano malati, medici o infermieri. Non sono esagerazioni, ma la verità di chi ha visto il Covid con i propri occhi. Non è possibile mettere sulla bilancia gli asintomatici e i malati poco gravi per giustificare certe leggerezze nei comportamenti. Se il Covid continua a colpire con tanta ferocia, vuol dire che troppe persone hanno smesso di seguire le regole. I vaccini ancora sono pochi e l’immunità è lontana. Questo non è il momento di trovare scappatoie, ma coscienza”. (ANS

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