Covid: Giani, ordinanza per semplificare assunzioni in sanità

“Ho firmato proprio stamani quella che io chiamo ‘ordinanza semplificazione’, che consentirà l’accesso a professionisti sanitari ulteriori rispetto ai cinquemila che avevamo già annunciato essere stati assunti negli ultimi mesi”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, spiegando che l’accesso sarà consentito “incidendo sulle procedure per avere subito a disposizione nelle postazioni sanitarie coloro che hanno partecipato a selezioni, o che hanno vissuto altre procedure per poter essere assunti”. Giani, a margine di una conferenza stampa su Banca Mps, ha detto di aver avuto rassicurazioni da dirigenti delle tre Asl regionali sui numeri del personale attualmente attivo: “Ho trovato che in qualche modo vi è il desiderio in tutti noi di scossa, che ha visto rispondere positivamente i dirigenti delle Asl: e sento anche che sia giusto semplificare le procedure che ci possono portare a veder accedere al lavoro persone che erano nelle graduatorie, o persone che vivevano nel classico mondo della burocrazia italiana, con tutta una serie di passaggi prima di poter prendere lavoro”. Il governatore toscano ha poi spiegato che “si stanno riorganizzando negli ospedali spazi per consentire ai malati Covid di avere una posizione all’interno degli ospedali stessi”. (ANSA).

Passaggio in emergenza a sanità e scuola pubblica: lavoratori costretti a pagare la penalità di preavviso°

Devono decidere in poche ore perché l’emergenza Covid avanza. Se lasciano il vecchio lavoro per quello nuovo in Asl o nella scuola pubblica, non possono però limitarsi ai saluti. Devono pagare: da 1.000 a 3.000 euro. Secondo la FP Cgil e Flc Cgil, insieme alla confederazione, a pagare la mancanza di programmazione nelle assunzioni in sanità pubblica saranno proprio i lavoratori. Per la sola Asl Tse si parla di circa 200 infermieri e 160 operatori socio sanitari.
Sono professionisti sanitari, in gran parte donne, che sono attualmente dipendenti di cooperative che gestiscono Rsa, centri diurni, istituti di sanità privata. E questi sul versante assistenziale. Poi ci sono gli educatori impiegati in scuole materne e nidi che passano alla scuola pubblica.
Questi lavoratori, dovendo lasciare rapidamente l’attuale posto di lavoro, sono costretti, sulla base del contratto nazionale, a pagare la penalità del preavviso che a seconda del livello e dell’anzianità può arrivare anche a 3.000 euro nette
Il preavviso è una norma dettata dal Codice civile ma  rimane incomprensibile perché , in questa particolare fase di emergenza nazionale, non si sia deciso di tutelare quei lavoratori che sono chiamati a rendersi disponibili da un giorno all’altro.
Cgil, Fp Cgil, Flc Cgil Arezzo

°N.d.R.: si spera che l’ordinanza di cui ha dato notizia il presidente Giani stamattina, ma di cui al momento non conosco il testo, abbia risolto il problema. nb

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