Covid: Biffoni a Draghi, tenere scuole aperte in zone rosse

“Noi sindaci siamo consapevoli della necessità di provvedimenti drastici, ma siano garantite le lezioni in presenza”. Il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che è anche presidente di Anci Toscana, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi, un appello affinché si apra un’ulteriore riflessione per scongiurare la chiusura delle scuole nelle ‘zone rosse’. 
”Siamo pronti a tutti i sacrifici necessari, ma chiudere le scuole mette in crisi la tenuta sociale”, spiega Biffoni la cui città, comunque, adesso è in zona arancione. “La didattica a distanza – si legge nel testo della missiva – non sostituisce la didattica in presenza, non può compensare la mancanza di relazioni, contribuisce ad aumentare il divario nell’apprendimento, oltre ad avere conseguenze devastanti sul piano sanitario e sociale. Un dato per tutti: sul nostro territorio sono triplicati gli accessi alla neuropsichiatria infantile e al pronto soccorso da parte di giovani adolescenti. Vi è poi un aspetto prettamente economico. La chiusura di nidi, scuole dell’infanzia e primarie mette in difficoltà migliaia di genitori lavoratori che non svolgono attività adatte al telelavoro e che in alcun modo possono usufruire di congedi parentali. Questo non riguarda solo sanitari e forze dell’ordine, ma anche gli addetti alla grande distribuzione, i liberi professionisti, gli autisti del trasporto pubblico locale, solo per citarne alcuni e l’elenco sarebbe lungo. ” Pertanto – conclude Biffoni – sono ad appellarmi a Lei, signor Presidente, affinché come già accaduto lo scorso dicembre possa garantire la scuola in presenza anche in zona rossa. Siamo pronti a tutti i sacrifici possibili, ma non posso esimermi dal ripetere che chiudere un pilastro della nostra società come la scuola rischia di mettere in grave crisi la tenuta sociale”. (ANSA).

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