Covid: Arci Firenze lancia campagna a sostegno circoli Crowdfunding per fondo mutuo soccorso

Parte oggi la campagna ‘Salva i Circoli. Fai la tua parte’, lanciata da Arci Firenze per sostenere i 240 circoli, Case del popolo e associazioni affiliate nel territorio fiorentino. I circoli stanno affrontando uno dei momenti più difficili della loro storia, a causa dell’emergenza Covid, e la situazione attuale mette a forte rischio il futuro di molte di queste storiche realtà che hanno bisogno di un aiuto. La campagna, spiega una nota, si compone di varie azioni. Inizia oggi con la parte grafica, multimediale e multisoggetto con l’affissione di poster e manifesti in tutta la città di Firenze e sui social media. Verranno quindi pubblicati due diversi video per sensibilizzare e promuovere il ruolo dei circoli nelle comunità , mentre sabato 20 marzo, alle 18:30, si svolgerà una diretta Facebook per raccontare la condizione dei circoli culturali, ancora costretti alla chiusura. Il 27 marzo, in concomitanza con la preannunciata riapertura dei teatri e dei cinema, prevista una mobilitazione per dimostrare che anche i circoli, al momento esclusi dalle riaperture per gli eventi culturali, possono rispettare esattamente gli stessi protocolli che il governo prevede per i teatri, cinema e live club. Correlata a questa campagna, Arci Firenze avvia la raccolta fondi per costituire un Fondo di mutuo soccorso, che servirà a garantire un credito autorganizzato e senza interessi per le proprie associazioni. “Le nostre attività culturali e ricreative sono ferme ormai da un anno – spiega Jacopo Forconi, presidente di Arci Firenze – le aperture di questa estate e le minime entrate concesse con l’asporto non bastano a coprire le spese, oltre 230 dei dipendenti delle nostre strutture sono in cassa integrazione e nonostante lo sforzo per operare nel completo rispetto di tutte le normative anti-contagio, viviamo da mesi delle insopportabili discriminazioni di trattamento rispetto agli esercizi commerciali e, tra qualche settimana, anche rispetto alla programmazione culturale dei teatri e dei cinema”. (ANSA).

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