Costruzioni, i sindacati: no a modifica Codice Appalti. Vera sfida qualificare stazioni appaltanti

FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil: ÒSi possono migliorare alcune procedure e modalitˆ per ridurre il contenzioso, ma non si possono ridurre le tutele dei lavoratoriÓÒSi possono migliorare ancora procedure tecniche e ridurre i tempi di attraversamento, si possono studiare modalitˆ per ridurre il contenzioso e su questo, unitariamente, abbiamo giˆ avanzato come Sindacato delle costruzioni le nostre proposte, ma se qualcuno pensa di approfittare della pandemia per modificare o derogare al Codice degli Appalti e ridurre le tutele dei lavoratori, per alimentare il dumping contrattuale, per liberalizzare il sub appalto, per dequalificare il mercato e destrutturare ulteriormente le imprese facendole diventare poco pi che scatole vuote, per ridurre ulteriormente le procedure aperte di gara a favore di affidamenti diretti o negoziati tra i soliti noti, con il rischio di maggiori infiltrazioni criminali, il sindacato delle costruzioni si mobiliterˆ in tutte le forme possibiliÓ. Lo dichiarano i segretari generali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi, commentando le notizie di stampa sulla modifica del Codice. ÒLa vera sfida Ð affermano –  qualificare le stazioni appaltanti, dotarle di risorse tecnologiche e professionali allÕaltezza della sfida, dopo anni di riduzione del personale e di scarsi investimenti. La vera sfida  qualificare le nostre imprese, attuare il Durc per Congruitˆ e renderlo obbligatorio per tutti gli incentivi pubblici, introducendo la Patente a punti, facendo applicare i giusti contratti. Al Governo chiediamo serietˆ e coerenza: se davvero si vuole migliorare il Codice Appalti noi siamo pronti a un confronto. Noi per primi vogliamo il lavoro, ma che sia dignitoso, sicuro. Il lavoro sotto ricatto non potrˆ mai essere accettatoÓ, concludono i tre segretari generali.Ê

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