CORTE CONTI: CORRUZIONE P.A. TASSA IMMORALE DA 50-60 MLD ANNO

Il fenomeno della corruzione all’interno della Pubblica amministrazione e’ una vera e propria tassa immorale ed occulta stimata attorno ai 50-60 miliardi di euro l’anno.E’ quanto si legge nel Giudizio sul rendiconto generale dello Stato della Corte dei Conti.La corruzione nella P.A., scrivono i magistrati contabili, e’ un fenomeno talmente rilevante e gravido di conseguenze in tempi di crisi come quelli attuali da far piu’ che ragionevolmente temere che il suo impatto sociale possa incidere sullo sviluppo economico del Paese anche oltre le stime effettuate dal SaeT (Servizio anticorruzione e Trasparenza del Ministero della P.A e dell’Innovazione) nella misura prossima a 5060 miliardi di euro all’anno: una vera e propria tassa immorale e occulta – prosegue la Corte dei Conti – pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini.Inoltre, una delle maggiori conseguenze della corruzione nella P.A. e’ il danno d’immagine: un ulteriore costo – dice la Corte dei Conti – non monetizzabile per la colletivita’ che rischia di ostacolare (soprattutto in Italia Meridionale) gli investimenti esteri, di distruggere la fiducia nelle istituzioni e di togliere la speranza nel futuro alle generazioni di giovani, di cittadini e di imprese.Un fenomeno vasto quello della corruzione che richiede una decisa azione di contrasto affidata in primo luogo al legislatore perche’ assicuri un’idonea legislazione che attribuisca alle forze dell’Ordine l’azione repressiva di indagine e di denuncia al giudice penale e al giudice contabile della Corte dei Conti.ASCA

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