Coronavirus: Toscana, 636 nuovi casi, 63 decessi. Rapporto nuovi testati positivo 15.2%

Sono 636 i positivi in più rispetto a ieri, su un totale, da inizio epidemia, pari a 114.246 unità. I nuovi casi sono lo 0,6% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 636 casi odierni è di 45 anni circa (il 16% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 18% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più).
I guariti crescono dell’1,4% e raggiungono quota 96.638 (84,6% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.757.598, 11.545 in più rispetto a ieri, di cui il 5,5% positivo. Sono invece 4.188 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 15,2% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 5.204 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 14.260, -5,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.261 (42 in meno rispetto a ieri), di cui 199 in terapia intensiva (3 in meno).
Oggi si registrano 63 nuovi decessi: 27 uomini e 36 donne con un’età media di 81,3 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 17 a Firenze, 2 a Prato, 3 a Pistoia, 10 a Massa Carrara, 10 a Lucca, 5 a Pisa, 7 a Livorno, 1 a Arezzo, 3 a Grosseto, 5 residenti fuori Toscana.
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 31.869 i casi complessivi ad oggi a Firenze (183 in più rispetto a ieri), 9.986 a Prato (41 in più), 10.098 a Pistoia (36 in più), 7.336 a Massa (36 in più), 11.692 a Lucca (80 in più), 15.955 a Pisa (101 in più), 8.011 a Livorno (74 in più), 10.172 ad Arezzo (56 in più), 4.615 a Siena (15 in più), 3.957 a Grosseto (14 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 274 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 278 nella Nord Ovest, 85 nella Sud est.
La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 3.063 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 3.128 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 3.875 casi x100.000 abitanti, Pisa con 3.808, Massa Carrara con 3.764, la più bassa Siena con 1.727.
Complessivamente, 12.999 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (733 in meno rispetto a ieri, meno 5,3%). Sono 26.748 (317 in meno rispetto a ieri, meno 1,2%) le persone, anche loro  isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 8.268, Nord Ovest 14.100, Sud Est 4.380).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.261 (42 in meno rispetto a ieri, meno 3,2%), 199 in terapia intensiva (3 in meno rispetto a ieri, meno 1,5%).
Le persone complessivamente guarite sono 96.638 (1.348 in più rispetto a ieri, più 1,4%): 393 persone clinicamente guarite (43 in meno rispetto a ieri, meno 9,9%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 96.245 (1.391 in più rispetto a ieri, più 1,5%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.
Sono 3.348 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.139 a Firenze, 227 a Prato, 259 a Pistoia, 367 a Massa Carrara, 305 a Lucca, 376 a Pisa, 247 a Livorno, 199 ad Arezzo, 105 a Siena, 81 a Grosseto, 43 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
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ITALIA
Covid: 18.236 positivi in 24 ore. Tasso positività 9.8% (+1% su ieri)
Sono 18.236 i positivi al tampone per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri i positivi erano stati 17.572, i morti 680. In totale i casi da inizio epidemia in Italia sono 1.906.377 , le vittime 67.220. Gli attualmente positivi sono 635.342 (-10.363), i dimessi e guariti 1.203.814 (+27.913). Le persone in isolamento domiciliare sono 606.061 (-9.822).
Sono 683 le vittime del Covid nelle ultime 24 ore.
Sono 185.320 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, in calo di circa 15 mila rispetto ai quasi 200 mila di ieri, secondo i dati del ministero della Salute. Il tasso di positività (rapporto positivi/tamponi, compresi quelli ripetuti e di controllo) è del 9,8%%, in risalita rispetto all’8,8% di ieri (+1%).
Sono 2.855 i pazienti in terapia intensiva
per il Covid in Italia, in calo di 71 unità rispetto a ieri nel saldo tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 183. Le persone ricoverate con sintomi nei reparti ordinari sono 26.427, in calo di 470 unità rispetto a ieri. (ANSA).

 

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Covid: Gimbe, in 7 giorni -17% nuovi casi ma -16% tamponi Contagi calano troppo lentamente, inevitabile serrata a Natale

Nella settimana 9-15 dicembre diminuiscono del 17%, rispetto alla precedente, i nuovi contagi da Sars-Cov-2, passati da 136.493 a 113.182. Ma il rallentamento dell’incremento dei casi va di pari passo a una riduzione del 16% di quelli testati, passati da 551.068 a 462.645 (pari a 88mila tamponi in meno) e questo finisce per “sovrastimare gli effetti delle misure di mitigazione”. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe sull’andamento dell’epidemia in Italia. “Il bacino degli attualmente positivi – si legge – si svuota molto lentamente”: sono 667.303 rispetto a 737.525 della settimana precedente, con un calo del 9,5%, e in 6 Regioni si registra addirittura un incremento. Dopo il picco del 22 novembre (805.947), i casi attualmente positivi sono diminuiti in 24 giorni del 20,8%, con una riduzione media giornaliera dello 0,9%. Ma con i numeri attuali “risulta ancora impossibile riprendere qualsiasi attività di tracciamento”. Sul fronte degli ospedali, la settimana dal 9 al 15 dicembre ha visto diminuire i ricoveri con sintomi (27.342 rispetto a 30.081) e le terapie intensive (3.003 rispetto a 3.345). Ma la soglia di occupazione da parte di pazienti Covid, secondo dati Agenas, supera ancora i livelli di allerta in area medica in 10 Regioni e nelle rianimazioni in 14 Regioni. “In questo scenario – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – la serrata di Natale è l’unica possibilità per non affacciarsi al nuovo anno con ospedali ancora saturi e servizi sanitari che rischiano di andare in tilt per la coincidenza tra riapertura delle scuole, picco dell’influenza e avvio della campagna di vaccinazione anti-Covid. Non è più il tempo di giocare con i colori disorientando la popolazione, ormai stremata”. (ANSA).

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