Coronavirus: Toscana, 445 nuovi casi, 42 i decessi. Rapporto nuovi testati positivo 17%

In Toscana sono 112.789 i casi di positività al Coronavirus, 445 in più rispetto a ieri. I nuovi casi sono lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dell’1,1% e raggiungono quota 92.117 (81,7% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.725.291, 7.132 in più rispetto a ieri, di cui il 6,2% positivo. Sono invece 2.614 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 17% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 496 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 17.479, -3,5% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.403 (4 in più rispetto a ieri), di cui 210 in terapia intensiva (9 in meno). Oggi si registrano 42 decessi: 24 uomini e 18 donne con un’età media di 82,4 anni.
L’età media dei 445 casi odierni è di 47 anni circa (il 16% ha meno di 20 anni, il 19% tra 20 e 39 anni, il 34% tra 40 e 59 anni, il 22% tra 60 e 79 anni, il 9% ha 80 anni o più)
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 31.486 i casi complessivi ad oggi a Firenze (95 in più rispetto a ieri), 9.913 a Prato (38 in più), 10.002 a Pistoia (51 in più), 7.235 a Massa-Carrara (33 in più), 11.484 a Lucca (60 in più), 15.740 a Pisa (64 in più), 7.882 a Livorno (45 in più), 10.049 ad Arezzo (36 in più), 4.557 a Siena (18 in più), 3.886 a Grosseto (5 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.
Sono 195 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 191 nella Nord Ovest, 59 nella Sud est.
La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 3.024 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 3.055 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 3.846 casi per 100.000 abitanti, Pisa con 3.756, Massa-Carrara con 3.713, la più bassa Siena con 1.705.
Complessivamente, 16.076 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (639 in meno rispetto a ieri, meno 3,8%).
Sono 27.779 (323 in meno rispetto a ieri, meno 1,1%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 8.805, Nord Ovest 14.303, Sud Est 4.671).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 1.403 (4 in più rispetto a ieri, più 0,3%), 210 in terapia intensiva (9 in meno rispetto a ieri, meno 4,1%).
Le persone complessivamente guarite sono 92.117 (1.038 in più rispetto a ieri, più 1,1%): 450 persone clinicamente guarite (3 in meno rispetto a ieri, meno 0,7%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 91.667 (1.041 in più rispetto a ieri, più 1,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.
Oggi si registrano 42 nuovi decessi: 24 uomini e 18 donne con un’età media di 82,4 anni.Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 11 a Firenze, 2 a Prato, 5 a Pistoia, 3 a Massa-Carrara, 6 a Pisa, 1 a Livorno, 5 a Arezzo, 3 a Siena, 6 residenti fuori Toscana.
Sono 3.193 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.107 a Firenze, 219 a Prato, 250 a Pistoia, 351 a Massa-Carrara, 285 a Lucca, 355 a Pisa, 233 a Livorno, 184 ad Arezzo, 102 a Siena, 72 a Grosseto, 35 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

===================

Covid: decimata famiglia di 5 persone, morti in 3 A Massarosa in Versilia, lettera aperta sindaco a figli rimasti
Una famiglia decimata dal Covid in poche settimane. E’ successo a Massarosa (Lucca), in Versilia, dove un’intera famiglia di cinque persone, tutti adulti, è rimasta contagiata e il padre di 70 anni, la madre di 67 e uno dei tre figli, di 47 anni, sono morti. Asintomatici, e ora negativizzati, gli altri due figli. Oggi si è tenuto il rito funebre per i tre deceduti. Il sindaco di Massarosa Alberto Coluccini ha scritto una lettera aperta alla famiglia. “Scrivo ai figli e parenti di Felice, Carmine e Carmela, ma con loro scrivo a tutte le persone che hanno perso un loro caro in questi mesi – sottolinea il sindaco -. Una storia straziante quella di questa famiglia che ha vissuto la perdita di padre, madre e figlio nel giro di pochi giorni, ma il dolore purtroppo è condiviso con tanti cittadini che hanno dovuto dare l’ultimo saluto ad un loro caro, spesso senza poterlo nemmeno fare direttamente, costretti in isolamento. Ulteriore dolore nel dolore”. “Scrivo questa lettera in veste ufficiale – aggiunge Coluccini -, perché so che i miei pensieri sono quelli di un’intera comunità che si stringe intorno a voi per dimostrare vicinanza e sostegno. Insieme in questi giorni difficili come insieme Massarosa ha affrontato tante dure prove ed insieme proverà a rinascere, portando nel cuore e omaggiando sempre la memoria di chi purtroppo non ce l’ha fatta. Un abbraccio virtuale che saprà essere sostegno concreto da parte mia e dell’Istituzione che rappresento”. (ANSA).
=================
Covid:Regione Toscana,a metà gennaio vaccino a primi 120mila
“La Regione Toscana ha definito insieme al governo il numero delle persone che saranno vaccinate” contro il Covid “nel primo step che ammonta ad oltre 120mila toscani”. Lo ha detto Simone Bezzini, assessore alla sanità della Regione Toscana, spiegando che “la prima vaccinazione sarà intorno a metà gennaio, e il richiamo fra fine gennaio ed i primi giorni di febbraio, poi proseguiremo ulteriormente con le categorie indicate dal governo”. Bezzini, che ha parlato a margine della presentazione di un nuovo drive-through a Sesto Fiorentino (Firenze), ha ricordato che la priorità per la somministrazione del vaccino sarà data a “operatori sanitari, socio-sanitari, ospiti delle Rsa, sistema del 118 ed operatori delle cliniche della sanità private”, e ha sottolineato che “è al lavoro uno staff di 45 persone, composte dal dipartimento regionale della sanità e di tutte le aziende sanitarie del territorio, che si riuniscono tutte le sere, che stanno già immaginando come organizzare anche concretamente la distribuzione e la somministrazione del vaccino, partendo dai 12 hub che sono stati riconosciuti nazionalmente”. “Ci saranno anche degli hub secondari – ha sottolineato – per servire le aree più lontane dai grandi ospedali, e per consentire anche di poter raggiungere in maniera più agevole le Rsa che sono dislocate nei territori rurali e in montagna. Questo è il lavoro che stiamo facendo”. (ANSA).

ITALIA

Covid: 491 vittime, superata soglia 65 mila. Il tasso positività 11,6%
Superata la soglia dei 65 mila morti di Covid in Italia: con le 491 vittime delle ultime 24 ore sono 65.011, secondo i dati del ministero della Salute.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati in Italia 103.584 tamponi per il coronavirus, secondo i dati del ministero della Salute, in calo di circa 50 mila rispetto a ieri. Il tasso di positività è dell’11,6%, stabile rispetto all’11,7% del giorno precedente.
Ieri i positivi erano stati 17.938, le vittime 484. In totale i casi da inizio epidemia in Italia sono 1.855.737. Gli attualmente positivi sono 675.109 (-10.922), i guariti e dimessi 1.115.617 (+22.456). In isolamento domiciliare ci sono 644.249 persone (-10.889). (ANSA).
I pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in Italia sono 3.095 , con un saldo di -63 unità nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 138. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 27.765 , in aumento di 30 unità rispetto a ieri.

 

================
Cts a governo, misure più rigide per vacanze Natale. ‘Dati preoccupanti, buona parte strutture sanitarie sotto stress’
Misure da consolidare ed eventualmente estendere e rafforzare con una sorta di lockdown per tutto il periodo di Natale. E’ quanto avrebbero detto, secondo quanto si apprende, gli esperti del Cts nella riunione con il premier Conte e con i capi delegazione. La necessità di una nuova stretta, è stato spiegato dai tecnici, è legata all’impossibilità da un lato di un controllo capillare del territorio e dall’altro a dati ancora “preoccupanti”, con un’incidenza dei nuovi casi ancora troppo alta (nell’ultimo monitoraggio era di 193 ogni 100 mila abitanti, quando dovrebbe essere a 50 ogni 100 mila per poter garantire il tracciamento).

 

Pulsante per tornare all'inizio