Coronavirus: Toscana, 309 I nuovi casi, 22 i decessi. Raporto nuovi testati positivo 10.6%

In Toscana sono 116.544 i casi di positività al coronavirus, 309 in più rispetto a ieri. I nuovi casi sono lo 0,3% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,8% e raggiungono quota 101.212 (86,8% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.806.133, 8.563 in più rispetto a ieri, di cui il 3,6% positivo. Sono invece 2.920 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 10,6% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 6.233 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 11.837, -4,5% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.116 (34 in meno rispetto a ieri), di cui 175 in terapia intensiva (10 in meno).
Oggi si registrano 22 nuovi decessi: 10 uomini e 12 donne con un’età media di 79,3 anni.
L’età media dei 309 casi odierni è di 49 anni circa (l’11% ha meno di 20 anni, il 26% tra 20 e 39 anni, il 31% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 13% ha 80 anni o più).
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 32.501 i casi complessivi ad oggi a Firenze (98 in più rispetto a ieri), 10.158 a Prato (21 in più), 10.258 a Pistoia (25 in più), 7.473 a Massa-Carrara (25 in più), 12.011 a Lucca (38 in più), 16.275 a Pisa (38 in più), 8.260 a Livorno (19 in più), 10.286 ad Arezzo (19 in più), 4.707 a Siena (12 in più), 4.060 a Grosseto (14 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.
Sono 152 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 112 nella Nord Ovest, 45 nella Sud est.
La Toscana si trova al 11° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 3.125 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 3.254 per 100.000, dato di ieri).
Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 3.942 casi per 100.000 abitanti, Pisa con 3.884, Massa Carrara con 3.835, la più bassa Siena con 1.762.
Complessivamente, 10.721 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (525 in meno rispetto a ieri, meno 4,7%).
Sono 23.488 (160 in meno rispetto a ieri, meno 0,7%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 7.353, Nord Ovest 12.254, Sud Est 3.881).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 1.116 (34 in meno rispetto a ieri, meno 3%), 175 in terapia intensiva (10 in meno rispetto a ieri, meno 5,4%).
Le persone complessivamente guarite sono 101.212 (846 in più rispetto a ieri, più 0,8%): 368 persone clinicamente guarite (32 in meno rispetto a ieri, meno 8%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 100.844 (878 in più rispetto a ieri, più 0,9%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.
Oggi si registrano 22 nuovi decessi: 10 uomini e 12 donne con un’età media di 79,3 anni.
Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 7 a Firenze, 2 a Prato, 1 a Pistoia, 1 a Massa-Carrara, 5 a Lucca, 1 a Pisa, 1 a Livorno, 1 a Arezzo, 2 a Siena, 1 residente fuori Toscana.
Sono 3.495 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.184 a Firenze, 238 a Prato, 264 a Pistoia, 374 a Massa Carrara, 318 a Lucca, 394 a Pisa, 260 a Livorno, 211 ad Arezzo, 117 a Siena, 82 a Grosseto, 53 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
ITALIA

Covid: 13.318 nuovi casi, 628 le vittime. Tasso positività 8.01% (ieri 12.3%)
Sono 13.318 i nuovi casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’emergenza di 1.977.318. E’ invece di 628 l’incremento delle vittime in un giorno, che porta il totale a 69.842.
Ad oggi in Italia ci sono 605.955 attualmente positivi, con un calo nelle ultime 24 ore di 7.627. L’incremento dei guariti e dei dimessi in un giorno è di 20.315 che porta il totale dall’inizio dell’emergenza a 1.301.573.
Sono 166.205 i tamponi per il Covid effettuati nelle ultime 24 ore, in aumento di quasi 79mila rispetto agli 87.889 di domenica. Il rapporto tra tamponi effettuati e positivi individuati è all‘8,01%, in netta diminuzione rispetto al 12,3% di lunedì.
Sono 2.687 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 44 meno di ieri nel saldo tra ingressi e uscite. Secondo il ministero della Salute gli ingressi giornalieri in rianimazione sono invece 201. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 24.948 persone, con un calo rispetto a ieri di 197 pazienti (ANSA).

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Aifa, vaccino approvato per over 16, senza controindicazioni Anche per donne in gravidanza, ha più benefici che rischi
“Il vaccino è approvato per tutta la popolazione sopra i 16 anni e non ha controindicazioni assolute. Non sono richieste accortezze particolari per sottopopolazioni specifiche né per anziani o immunodepressi, inclusi chi ha problemi di coagulazione del sangue o sanguinamento. Anche per la gravidanza e allattamento, che si era detto potessero essere controindicazioni assolute, non lo sono, perché anche in questo caso i benefici superano i rischi”. A spiegarlo è stato Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), durante la conferenza stampa sui vaccini contro il Covid-19. (ANSA).

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Covid: Iss, 44% degli over 65 ha rinunciato a visite mediche  Il 28% per sospensione del servizio, il 16% per paura contagio
Con il Covid il 44% degli ultra 65enni ha rinunciato ad almeno una visita medica (o esame diagnostico) di cui avrebbe avuto bisogno, in particolare il 28% ha dovuto rinunciarvi per sospensione del servizio mentre il 16% lo ha fatto volontariamente per timore del contagio. Sono i primi risultati di un approfondimento realizzato nell’ambito delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento, coordinate dall’Iss, nei mesi tra agosto e novembre su un campione di 2.700 intervistati, attraverso il modulo Covid. “Questi dati – spiega la ricerca – non mostrano differenze significative per caratteristiche sociodemografiche dei rispondenti. Tuttavia, si nota che la scelta di rinunciare volontariamente alla visita medica o all’esame diagnostico per timore del contagio è più frequente fra le donne (19% contro il 13% fra gli uomini) e fra le persone con un livello di istruzione maggiore. “I dati hanno un valore fondamentale poiché orientano sui bisogni di continuità socioassistenziale. In questi mesi di emergenza sanitaria, infatti, è necessario alzare il livello di attenzione sui bisogni legati alle conseguenze della “fatica pandemica” e questi dati sono importanti indicazioni soprattutto per la tutela dei più fragili”, dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss. (ANSA)

 

 

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