Coronavirus: Toscana, 1.823 nuovi casi, età media 44 anni, 15 decessi

Sono oggi 1.823 i nuovi positivi al Coronavirus (1.515 identificati in corso di tracciamento e 308 da attività di screening) su un totale di 35.284 casi, registrati dall’inizio dell’epidemia. I nuovi casi sono il 5,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 1.823 casi odierni è di 44 anni circa (il 16% ha meno di 20 anni, il 27% tra 20 e 39 anni, il 34% tra 40 e 59 anni, il 17% tra 60 e 79 anni, il 6% ha 80 anni o più).
I guariti crescono dell’1,1% e raggiungono quota 12.954 (36,7% dei casi totali).
I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.027.459, 13.502 in più rispetto a ieri. Sono 8.439 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 21,6% è risultato positivo.
A questi si aggiungono i 1.399 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 21.040, +8,6% rispetto a ieri.
I ricoverati sono 923 (34 in più rispetto a ieri), di cui 119 in terapia intensiva (9 in più). Oggi si registrano 15 nuovi decessi: 6 uomini e 9 donne con un’età media di 83,9 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 1 a Firenze, 2 a Prato, 2 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 5 a Pisa, 3 a Livorno, 1 a Arezzo.
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 10.478 i casi complessivi ad oggi a Firenze (617 in più rispetto a ieri), 2.617 a Prato (205 in più), 2.600 a Pistoia (147 in più), 2.395 a Massa (47 in più), 3.693 a Lucca (110 in più), 4.564 a Pisa (183 in più), 2.367 a Livorno (204 in più), 3.275 ad Arezzo (223 in più), 1.667 a Siena (47 in più), 1.078 a Grosseto (40 in più). Sono 550 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 969, quindi, i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 544 nella Nord Ovest, 310 nella Sud est.
Complessivamente, 20.117 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (1.630 in più rispetto a ieri, più 8,8%). Sono 24.199 (1.605 in più rispetto a ieri, più 7,1%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 9.775, Nord Ovest 8.537, Sud Est 5.887).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 923 (34 in più rispetto a ieri, più 3,8%), 119 in terapia intensiva (9 in più rispetto a ieri, più 8,2%).
Le persone complessivamente guarite sono 12.954 (144 in più rispetto a ieri, più 1,1%): 549 persone clinicamente guarite (32 in più rispetto a ieri, più 6,2%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 12.405 (112 in più rispetto a ieri, più 0,9%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Covid: Giani, 500 nuovi addetti per tracciamento in Toscana
Per il lavoro di tracciamento dei casi di Covid la Regione Toscana metterà al lavoro 500 nuovi addetti, che potrebbero essere collocati negli spazi fieristici di Firenze, Arezzo e Carrara, uno spazio per ognuna delle tre Asl toscane: lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione, in una conferenza stampa. “Per capire dove noi cercheremo di metterli con la loro scrivania per lavorare – ha spiegato – abbiamo come possibilità, perché sono proprietà della Regione, gli ambienti fieristici” Giani ha sottolineato che i 500 addetti al tracciamento “saranno reperiti attraverso un’intesa che la nostra direzione sanitaria stipulerà con le università, dunque saranno utilizzate persone che sono magari agli ultimi anni di infermeristica e di medicina”, ma “terremo conto anche di quelli che ci darà la Protezione Civile nazionale, che sta facendo dei corsi di selezione”, e quindi “se ci arriva dalla Protezione Civile Nazionale un centinaio di persone noi ne prenderemo 400, se ci dicono che non ce ne sono, ne prenderemo 500”.
A chi gli chiedeva cosa pensasse della proposta del presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, di chiedere al governo di rinunciare a tracciare gli asintomatici, il governatore toscano ha risposto che è meglio “prima di arrivare a queste conclusioni” vedere “se il tracciamento riusciamo a farlo con questo personale. Se poi vediamo che anche mettendo in campo 500 persone non ce la facciamo, ne dovrò prendere atto. Ma vorrei esperire in questo momento questo tentativo”. Costituiti i centri di coordinamento per ciascuna Asl di Area vasta come da ordinanza firmata sabato scorso, la Regione punta sul rafforzamento delle attuali 60 Usca con la costituzione di altre 30, per arrivare a una disponibilità di 90 Unità speciali di continuità assistenziale, formate da medici e infermieri. “Così come puntiamo – spiegano Giani e l’assessore alla sanità Simone Bezzini – a poter disporre a breve di altri 1.500 posti letto Covid tramite gli alberghi sanitari, da selezionare con manifestazione di interesse, sia per togliere i casi positivi dalle famiglie, principali canali di trasmissione, sia per allentare la pressione sugli ospedali”. (ANSA).

Dpcm: Giani, se curva migliora si può spostare limite ore 18
“Se tutti insieme ci adoperiamo per abbassare la curva epidemiologica” nel Dpcm ci sono “le condizioni perché si possa fra una decina di giorni riprendere in considerazione le caratteristiche del provvedimento” per quanto riguarda la ristorazione, con una “maggior apertura” rispetto al limite delle ore 18: lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, in una conferenza stampa. Secondo il punto ‘ee’ dell’articolo 1.9 del Dpcm, ha spiegato Giani, “sulla base dell’andamento epidemiologico nei territori, ovvero sul come la situazione nei territori, le regioni possono disporre una situazione di normalità, cioè calibrare gli orari”. Quindi, ha osservato il governatore, “ci vuole almeno una settimana, dieci giorni in cui vediamo se la situazione migliora o se la curva non è così proiettata verso l’alto. In secondo luogo occorre un protocollo regionale che dovremo costituire concordandolo con le categorie, e questo protocollo dovrà rispettare i protocolli nazionali, quindi dovremmo avere un ok anche dalle autorità nazionali. Fra una settimana, dieci giorni potremmo utilizzare il comma ‘ee’, ho dato la mia apertura. Questo non significa che domani possa io già fare un’ordinanza”. (ANSA).

ITALIA

Covid: record contagi, quasi 22 mila. Vittime sono 221
Nuovi record per contagi e vittime nelle ultime 24 ore in Italia. I positivi sono 21.994 a fronte di 174.398 tamponi. I morti sono 221, secondo i dati del ministero della Salute.
Balzo dei pazienti in terapia intensiva per Covid-19 in Italia. Sono 127 in più nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, per un totale di 1.411 persone in rianimazione. Nei reparti ordinari ci sono ora 13.955 pazienti, con un incremento di 958. Gli attualmente positivi sono arrivati a 255.090, ben 18.406 più di ieri.

Anaao, mancano 4mila medici per letti terapia intensiva  “Aumento reparti previsto da Dl impossibile senza specialisti”
“Il Dl rilancio ha previsto un incremento di 3500 posti letto in terapia intensiva e 4225 in subintensiva ma non ci sono specialisti a sufficienza per questi numeri: mancano ben 4mila medici, ossia 2mila rianimatori e altri 2mila tra infettivologi, pneumologi, internisti. Oltre a 7mila infermieri”.. Il forte allarme arriva dal principale sindacato italiano dei medici ospedalieri Anaao Assomed che ha anche redatto un Rapporto. Il segretario nazionale Carlo Palermo chiarisce: “I posti in intensiva non funzionano da soli, sono strutture ad elevata intensità professionale e richiedono personale altamente qualificato. Senza medici e infermieri la crescita dei numeri resta sulla carta”. (ANSA).

Iss,marcata riduzione casi severi e morti rispetto inizi. Cambiato quadro clinico, netto incremento asintomatici
Mentre nelle prime settimane dell’epidemia da Covid “si riscontrava una maggior percentuale di casi severi, critici e di deceduti postivi diagnositicati mediante tamponi effettuati post-mortem), con il passare del tempo si evidenzia in percentuale un netto incremento dei casi asintomatici o paucisintomatici e una marcata riduzione dei casi severi e dei decessi”. Lo evidenzia l’ultima rapporto dell’Istituto superiore di sanità sull’epidemia Covid aggiornato al 20 ottobre. I dati mostrano il cambiamento nel tempo del quadro clinico riportato al momento della diagnosi dei casi confermati di Covid-19.
E’ verosimile che “oltre l’80% di tutti coloro che contraggono l’infezione siano asintomatici o paucisintomatici”. Lo afferma all’ANSA Flavia Riccardo. dell’Istituto superiore di sanità , sottolineando al contempo che cresce il numero dei soggetti postivi a sarsCov2 asintomatici rispetto ai mesi iniziali dell’epidemia: sono il 56,5% sul totale dei test molecolari effettuati nel periodo 20 luglio-20 ottobre. La percentuale era invece pari al 15,1% nei primi tre mesi dell’epidemia (20 febbraio- 20 maggio). L’aumento è dovuto al maggior numero di tamponi effettuati sui contatti e per attività di screening rispetto all’inizio della pandemia. (ANSA).

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