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Home›News Toscana Lavoro›news›Coronavirus: si testa anche in Italia farmaco usato in Cina Molecola per l’artrite somministrata a 2 pazienti al Cotugno

Coronavirus: si testa anche in Italia farmaco usato in Cina Molecola per l’artrite somministrata a 2 pazienti al Cotugno

By webprato
Giugno 19, 2020
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Grazie ad una collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera dei Colli e Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale, due pazienti affetti da polmonite severa Covid 19 e ricoverati all’ospedale Cotugno, sono stati trattati con Tocilizumab, un farmaco che viene solitamente utilizzato nella cura dell’artrite reumatoide ed  farmaco di elezione nel trattamento della sindrome da rilascio citochimica dopo trattamento con le cellule CAR-T. La somministrazione, avvenuta nella giornata di ieri ed avviata per la prima volta in Italia,  stata possibile grazie a una stretta collaborazione tra il direttore della Uoc di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, Vincenzo Montesarchio; il direttore dell’Unitˆ di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale” di Napoli, Paolo Ascierto insieme al virologo Franco Buonaguro e alcuni medici cinesi, tra cui Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China e il team composto da tutto il personale del Cotugno e che ha visto in prima linea, tra gli altri, Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche; Roberto Parrella, direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio; Fiorentino Fragranza, direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva; Vincenzo Sangiovanni, direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso; Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia. “Giˆ a distanza di 24 ore dall’infusione, sono stati evidenziati incoraggianti miglioramenti soprattutto in uno dei due pazienti, che presentava un quadro clinico pi severo” spiegano Montesarchio e Ascierto. “Nell’esperienza cinese – aggiungono – sono stati 21 i pazienti trattati che hanno mostrato un miglioramento importante giˆ nelle prime 24-48 ore dal trattamento, che si effettua con un’unica somministrazione e che agisce senza interferire con il protocollo terapeutico a base di farmaci antivirali utilizzati”. Il farmaco  in fase di sperimentazione clinica in 14 ospedali di Wuhan. (ANSA).”

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