La denuncia di Slc sul ritardo nelle dotazioni agli operatori. Ò130.000 lavoratori stanno facendo la loro parte per garantire il servizio pubblico, ma non si pu continuare a mettere a rischio la loro incolumit. Molti sono malatiÓPortalettere e sportellisti di Poste italiane, in molti territori, sono ancora senza protezione dal contagio. é lÕallarme lanciato dalla Slc Cgil in queste ore. ÒIn questa fase cos drammatica per il Paese Ð afferma infatti il segretario nazionale del sindacato, Nicola Di Ceglie Ð Poste italiane con 130.000 lavoratori sta facendo la sua parte, garantendo il servizio pubblico nonostante lÕemergenza data dalla diffusione del CoronavirusÓ, Òtenendo gli uffici aperti e consegnando la corrispondenzaÓ. Per questo servizio gli operatori, per, Òstanno pagando un prezzo alto, molti si sono ammalati, altri si trovano in quarantena e a tutti va la nostra solidariet e lÕaugurio di una pronta guarigioneÓ.ÒIn questi giorni tutto il movimento sindacale ha avuto un grande senso di responsabilit Ð prosegue Di Ceglie Ð cercando di fare sinergia con la task force di Poste italiane, questo sforzo ha portato alla razionalizzazione degli uffici sul territorio, alla postalizzazione degli oggetti a firma e a una forte spinta al lavoro agileÓ.Quindi il sindacalista conclude: ÒRegistriamo per su molti territori un forte ritardo sulla consegna di tutte le dotazioni di protezione individuali previste e sulla sanificazione dei posti di lavoro: non si pu continuare a mettere a rischio lÕincolumit di lavoratrici e lavoratori, pretendendo dagli stessi il presidio del servizio, da tutti quei portalettere e sportellisti che ogni giorno svolgono un lavoro al pubblicoÓ. da rassegna.it
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