Coronavirus: magistrati sorveglianza, misure celeri carceri. Gonnella(Antigone), pi detenuti fuori o tragedia

Adottare misure serie e celeri di prevenzione e di contenimento della diffusione virale” nelle carceri “nella consapevolezza della maggiore velocitˆ del contagio negli universi concentrazionari, della mancanza strutturale degli spazi necessari all’isolamento sanitario e alla cura ospedaliera delle persone contagiate e dei rischi di rebound del contagio penitenziario sull’intero sistema nazionale e sulla salute collettiva dei cittadini”. Lo chiede il Conams, coordinamento nazionale magistrati di sorveglianza.Il documento del Conams arriva dopo i gravi disordini dei giorni scorsi, in varie carceri italiane. “Nella prospettiva – di esclusiva competenza delle autoritˆ politiche – di un piano ragionato, ordinato e non indiscriminato di scarcerazioni che almeno riporti il sistema penitenziario entro la sua capacitˆ regolamentare, con strumenti ordinari e straordinari sia nel campo delle misure cautelari sia in quello delle misure alternative alla detenzione”, il coordinamento avverte “la stringente necessitˆ di urgentissime provvidenze di eccezionale sostegno ai settori giurisdizionali che sovraintendono a tali misure”. Con “destinazione mirata di personale magistratuale e amministrativo, di tecnologie telematiche e informatiche che consentano la gestione, anche da remoto, dei relativi procedimenti e con potenziamento delle equipe di osservazione e trattamento, degli uffici di esecuzione penale esterna e degli Uffici dedicati delle Forze dell’Ordine chiamati all’espletamento istruttorio, in modo snello ed efficace, delle verifiche e delle indagini necessarie ai fini delle decisioni ponderate e rapide nell’interesse individuale e collettivo di tutela della salute pubblica e della sicurezza nazionale”. La magistratura di sorveglianza associata si dice infine “disponibile ad ogni interlocuzione istituzionale, anche immediata, utile ai fini del miglior contrasto delle emergenze sanitarie e penitenziarie in drammatica evoluzione, nelle sedi appropriate in cui riversare il proprio contributo di scienza ed esperienza”.(ANSA).Carceri:Gonnella(Antigone), pi detenuti fuori o tragediaÊ”Intervenire immediatamente per far uscire dal carcere migliaia di detenuti. In queste condizioni di affollamento si rischia la vera tragedia e poi non ci saranno pi scusanti”. E’ l’appello lanciato dal presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, insieme a Cgil, Anpi, Arci e Gruppo Abele, e con l’adesione della Conferenza nazionale volontariato giustizia e di Ristretti. ”Le proposte finora inserite nella bozza di decreto – sostiene Gonnella – sono del tutto insufficienti e sembrano evidenziare che non ci si renda conto della gravitˆ del problema ” Abbiamo presentato un pacchetto di proposte urgentissime per evitare i rischi di contagio da Covid-19 sia per i detenuti che per lo staff penitenziario – ricorda Gonnella – la prima delle quali  ”mandare a casa in detenzione domiciliare i detenuti vulnerabili e quelli a fine pena, subito e senza paure”. (ANSA)”

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