Coronavirus, la Regione incontra le parti sociali: alla riapertura linee precise sulla sicurezza

ÊLÕincontro condotto dallÕassessore Bugli. Il presidente Rossi: ÒDare la precedenza alle aziende pi esposte alla concorrenza internazionaleÓQuando fabbriche e attivitˆ economiche riapriranno lo deciderˆ il governo nazionale. ÒMa bisogna arrivarci preparati e prima di ÔquandoÕ occorre dunque definire il comeÓ sottolineano il presidente della Toscana Enrico Rossi e lÕassessore alla presidenza Vittorio Bugli. Il senso dellÕincontro che cՏ stato oggi con le parti sociali, sindacati e associazioni di categoria,  proprio questo. Da qui lÕapertura di un tavolo specifico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Rossi consiglia gradualitˆ e anche qualche indicazione su a chi dare la prioritˆ nella ripresa delle attivitˆ. ÒSe riaprire  sicuramente necessario Ð dice – per evitare danni irreparabili dovuti alla prolungata anemia economica, le prime dovrebbero essere le aziende che esportano e che sono pi esposte alla concorrenza internazionaleÓ. Questo affinchŽ non perdano fette di mercato non recuperabili. ÒMa prima di riaprire Ð avverte il presidente Rossi Ð vanno definiti linee guide chiara: per evitare che i risultati sulla riduzione dei contagi conseguiti con le misure restrittive adottate in queste settimane siano vanificatiÓ.Ed eccole le misure che il presidente e lÕassessore Bugli hanno posto allÕattenzione delle parti sociali nel corso dellÕincontro, in videoconferenza, a cui ha partecipato anche lÕassessore alle attivitˆ produttive Stefano Ciuoffo. Proposte che dovranno essere recepite nei nuovi documenti aggiornati di valutazione dei rischi che le imprese saranno chiamate a elaborare in base allÕemergenza Covid-19.Primo punto, i trasporti: nei piani dovrˆ essere considerato anche il trasferimento da casa ai luoghi di lavoro. LÕuso dei mezzi pubblici andrˆ disciplinato per renderlo sicuro ed evitare unÕeccessiva concentrazione di persone; meglio sarebbe utilizzare il mezzo individuale. Secondo punto, la distanza sociale in fabbrica, nei laboratori artigianali e negli uffici: non un metro ma almeno un metro e ottanta centimetri, come prescrive lÕOrganizzazione mondiale per la sanitˆ. Bene lÕuso delle mascherine e dei dispositivi di protezione individuale. Ma per la Regione, ed  il terzo punto, chi torna a lavoro dovrebbe prima essere sottoposto anche a test sierologici, per conseguire una sorta di patente di immunitˆ e scongiurare cos“ ; il rischio che possa invece essere portatore di contagio. Si dovrebbe anche controllare allÕingresso negli stabilimenti, quarto punto, la temperatura corporea a tutti gli addetti, con uno scanner come quello degli aeroporti. Quinto e sesto punto le mense aziendali e i bagni. Le prime, per la Regione, sarˆ difficile poterle riaprire in sicurezza, quanto ai bagni sarebbe necessario igienizzarli e sanificarli dopo ogni uso. com reg

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