Coronavirus: domani il D-day per palestre e piscine Riaprono in Italia. Tra le eccezioni, Lombardia e Basilicata

E’ arrivato il D-Day anche per palestre, piscine e centri sportivi. In gran parte d’Italia riapriranno le porte domani. Pochissime le eccezioni come la Lombardia che riprenderˆ il 31 maggio, la Basilicata che ha rinviato l’apertura al 3 giugno e le piscine comunali di Bologna che resteranno chiuse fino a fine maggio. A disciplinare la fase 2 delle attivitˆ sportive sono le linee guida aggiornate e approvate dalla Conferenza delle Regioni, attuate nel dettaglio attraverso protocolli ad hoc per garantire l’allenamento in sicurezza per clienti e istruttori. Per tutti, il mantra diventerˆ la prenotazione di corsi e lezioni, per evitare il pi possibile gli assembramenti e gestire meglio i nuovi obblighi di legge. In particolare, le principali novitˆ riguardano le distanze da tenere (almeno 2 metri quando si fanno esercizi in palestra, almeno 7 metri quadrati come superficie di acqua a persona nelle vasche, almeno 1 metro e mezzo per le persone sedute su sdraio e lettini se non sono conviventi); la disinfezione degli attrezzi dopo che ogni cliente li ha usati, altrimenti meglio non usarli (idem per galleggianti, sdraio e lettini in piscina); l’uso di scarpe ‘dedicate’ per chi va in palestra e il ricorso agli spogliatoi ridotto all’osso. Spunteranno anche gel disinfettanti ed eventualmente termoscanner per misurare la temperatura corporea, con dati registrati e conservati per 14 giorni. All’interno si accede con la mascherina, che non va usata per l’attivitˆ fisica. (ANSA).

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