Coronavirus, cantieri pi sicuri. Sottoscritto per l’edilizia un documento con le parti datoriali
Fillea Filca Feneal: misure ancora pi severe per la sicurezza degli edili che lavoreranno nei cantieri apertiGiro di vite sulla sicurezza dei lavoratori edili che lavoreranno, perch impegnati nei cantieri non interessati dal blocco delle attivit previsto dal Dpcm del 22 marzo scorso. Un protocollo sottoscritto ieri dai sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e da tutte le associazioni datoriali del settore edile (Ance, Associazioni artigiane, Alleanza delle Cooperative, Confapi) prevede misure ancora pi stringenti al fine di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.ÒIl testo Ð dichiarano le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil Ð prevede norme pi specifiche del protocollo sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil del 14 marzo scorso, perch le realt organizzative del cantiere sono particolari e necessitano di essere declinate nel dettaglio: come si entra e si lavora in cantiere, le pause di lavoro, lÕuso dei macchinari e degli strumenti personali, le pulizie necessarie, i servizi igienizzanti e i DPI (mascherine e non solo), i servizi di trasporto per e dal cantiere, i servizi di refezione, lÕaccesso dei fornitori, ecc. Nei cantieri, inoltre, vi possono operare anche molti lavoratori stranieri e le lavorazioni sono assai diverse e complesse, prevedono spesso lavoro di squadra pi che di singoli operai, alcune volte in ambienti aperti altre in ambienti chiusi. Anche in questo caso sar fondamentale il ruolo degli Rsl ed Rlst del sistema bilaterale edile, visto che il protocollo riguarda tutti coloro che entreranno in cantiere, anche subappaltatori, fornitori, lavoratori autonomi, professionisti. Per tutte queste figure si prevedono obblighi stringenti che necessario far rispettare integralmente.”LÕaccordo Ð sottolineano i sindacati Ð identifica quei casi per cui, venendo sempre la salute prima di tutto, si gi concordato di sospendere in automatico i lavori con il ricorso agli ammortizzatori sociali. Nel caso in cui lÕazienda non garantisse tutte le prescrizioni del protocollo, vengono obbligate a modificare la propria organizzazione del lavoro, i livelli produttivi, gli orari. Siamo convinti Ð spiegano i sindacati – che la sicurezza di strade, ferrovie, reti idriche, fognarie, gas, cos come la manutenzione delle strutture governative, sanitarie, portuali, aeroportuali, militari, penitenziarie, vadano sempre garantite perch strategiche, cos come va consentita la conclusione di interventi urgenti come il consolidamento di edifici, viadotti e gallerie. Inoltre – aggiungono – anche laddove si decida la cessazione delle attivit bisogner garantire la corretta messa in sicurezza dei cantieri. Resta chiaro che non sar tollerata dal sindacato e dai lavoratori nessuna inosservanza delle disposizioni previste dal protocolloÓ.ÒGli accordi che stiamo sottoscrivendo in queste ore, da quello con Anas, Rfi e Mit a quello per lÕanticipo delle prestazioni, a quello di ieri servono per evitare conseguenze dal fermo delle attivit non indispensabili, e per assicurare la massima tutela ai lavoratori che lavoreranno, chiamati a dare una mano al Paese. Mai come in questo momento saranno tollerati opportunismi, inadempienze e scorciatoie da parte di aziende o committenti, come ad esempio il cambio del Codice Ateco per poter continuare a lavorare. Per questo invitiamo i prefetti alla massima vigilanza. La salute vale pi di ogni cosa Ð concludono i sindacati Ð e noi la difenderemo con tutti i mezziÓ.IL PROTCOLLOLA SINTESI (VOLANTONE)”