Si riunito oggiÿ il coordinamento sindacale nazionale Fiom Cgil del gruppoKme per esaminare lo stato della situazione aziendale degli stabilimenti in Italia.Permane un quadro ancora di instabilit economica e preoccupazione sul futuro dellatenuta dei livelli occupazionali nonostante le azioni messe in campo dall?azienda perrilanciare il settore del rame.Il nuovo forno fusorio in rame installato a Fornaci di Barga stato potenziato, ma servonoulteriori impegni affinch possa arrivare a produrre le tonnellate necessarie volte agarantire una prospettiva di Garanzia occupazionale complessiva.Non appare altres chiara la missione industriale futura del gruppo e dei suoi assettistrategici, sia per quanto riguarda eventuali accordi industriali con altri soggetti, siaperch nello stesso tempo si parla anche di cessione di vari comparti, mettendo inevidenza una linea aziendale confusionale.Il gruppo Kme in Italia deve ritornare ad essere autonomo sia dal punto di vista produttivoche economico rispetto agli altri stabilimenti del gruppo, in particolare modo nel rapportotra gli stabilimenti italiani e quelli tedeschi.Questo necessita di ulteriori impegni finanziari ed investimenti da parte della propriet inItalia, visto che vi sono tutte le condizioni di capacit produttiva per poter migliorare ilquadro complessivo.Le lavoratrici ed i lavoratori del gruppo Kme vivono nell?incertezza lavorativa da troppianni e serve un chiaro piano industriale che permetta di ritornare ad una condizione distabilit .Riteniamo che il settore del rame sia parte della siderurgia complessiva per un paese chevuol continuare ad essere industriale e quindi deve rientrare in un’ottica di strategianazionale, per questi motivi come Fiom promuoveremo tutte le azioni sindacali necessarieaffinch vengano ritrovate le condizioni che garantiscano la piena capacit produttiva egaranzie occupazionali.Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom gruppo Kme
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