Coop: italiani tornano a volere figli, pi— sobri nei consumi Ricerca Un secolo di Italiani, in futuro meno

Gli italiani tornano a mettere i figli e la salute tra le aspettative del domani, mostrando un atteggiamento pi— sobrio nei confronti dei consumi e meno orientato alla fama e al denaro. Allo stesso tempo saranno sempre di meno, pi— vecchi, egoisti e vegetariani. ? questo l’identikit dell’italiano del futuro secondo l’indagine Coop Un secolo di italiani, il primo speciale del nuovo sito Italiani.Coop presentato oggi a Milano. Lo studio, che Š partito dalla situazione 2015, rileva che nel 2065 gli italiani saranno 53 milioni,ácome ne 1968. Per la prima volta, dunque, un calo della popolazione. In compenso si vivr… di pi—: un’aspettativa di vita di 90 anni per le donne e di 87 per gli uomini, mentre solo il 14% della popolazione sar… composta da under 18. La vera aspirazione dell’italiano di domani sar… avere figli. Fare soldi, infatti , nella scala valoriale perde 8 punti (dal 25% media europea al 17% dato italiano), studiare ne perde 4 (dall’11% media europea al 7%), essere famosi Š all’ultimo posto della classifica italiana. Avere figli, invece, guadagna 5 punti, passando dall’11% media europea al 16% dato italiano. L’italiano del futuro si immagina assunto nell’information technology, ma solo 1 su 10 ritiene di rischiare il posto a causa della robotizzazione. Quanto all’alimentazione, il 49% si immagina vegetariano o vegano. Ancora una volta – rileva lo studio – il cibo rappresenta il cambiamento del Paese. Basti pensare a quando la carne, agli inizi del secolo, era un alimento nobile, con un consumo di appena 15 kg procapite all’anno, contro i 200 di pane e pasta. Sul fronte internazionale, dominaál’egoismo sociale. Per gli italiani, solo il 44% ritengono che l’economia globale Š una buona cosa. Infine, dall’ inizio del secolo fino al secondo dopoguerra, l’Europa era la terra promessa, dal 2008 l’indice di gradimento sull’Ue Š sceso per la prima volta sotto il 50%, per arrivare al 34% di favorevoli nel 2014. Tuttavia il 77% ritiene, almeno teoricamente, che l’Europa dovrebbe giocare un ruolo sempre pi— importante nel mondo.(ANSA).

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