Lavoratori al nero in laboratorio di pronto-moda gestito da cinesi sono stati scoperti nel corso di un controllo della polizia municipale di Prato. Al lavoro di cucitura di capi in un capannone di propriet di un cittadino cinese sono stati trovati undici lavoratori provenienti dal Bangladesh, tutti dotati di permesso di soggiorno, ma tre di questi sono risultati privi di contratto lavorativo. Il personale della Direzione Territoriale del lavoro e Nucleo Ispettivo Carabinieri Ispettorato del lavoro ha proceduto alla sospensione dell’attivit imprenditoriale fino alla regolarizzazione dei lavoratori a nero e al pagamento dei contributi finora evasi. I lavoratori erano alloggiati tutti nel sottotetto dell’immobile in corso di recupero in cui i lavori risultavano gi pressoch terminati dove abita anche il proprietario con la sua famiglia. Il problema sorto perch le opere non sono risultate realizzate conformemente al progetto depositato e le dimensioni degli alloggi degli operai, oltremodo sovraffollati, risultavano notevolmente inferiori a quelle indicate negli atti presentati al Comune. E’ scattato pertanto il sequestro dell’immobile risultato carente dei requisiti igienico-sanitari e pertanto inidoneo all’uso. (ANSA).
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