La spesa media dei toscani oggi inferiore di oltre mille euro rispetto al 2011 e l’impatto sul commercio stato molto forte. E’ quanto emerge da un dossier presentato ieri a Roma da Confesercenti. Gli unici settori in crescita, spiega una nota, sono quelli in grado di intercettare i cambiamenti delle abitudini di consumo degli italiani dettati dalla crisi e dalle nuove sensibilit ; e nella maggior parte dei casi sono legati al settore della ‘nuova ristorazione’. La Toscana in termini di consumi, perde molto meno rispetto alle Regioni del centro nord e addirittura meno della met della media nazionale – afferma Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana -. Una contrazione che racconta di una regione capace di esprimere un tessuto commerciale ancora forte e presente, soprattutto nelle citt capoluogo di Provincia e a forte vocazione turistica. Tutto questo nonostante un processo di profonda trasformazione delle nostre citt . Anche in Toscana, infatti, a sostituire le ‘botteghe’ sono stati ristoranti, pubblici esercizi e altre imprese della ristorazione che sono aumentate in maniera esponenziale negli ultimi otto anni e ben oltre la media nazionale. Gronchi spiega che i consumi delle famiglie toscane si attestano nel 2018 a circa 32.500 euro, cifra inferiore di 1.200 euro rispetto al 2011. Da notare una composizione della spesa che privilegia trasporti, servizi sanitari, alimentari ed eventi culturali ed artistici a discapito di abbigliamento e comunicazioni. Per l’associazione, la ripresa dei consumi delle famiglie passa necessariamente attraverso il tema dell’occupazione che deve essere al centro delle politiche di sviluppo del nostro Paese.(ANSA).
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