Nei primi 9 mesi del 2009, in Italia il valore delle vendite al dettaglio si contratto in media del 2,1%, dopo un calo dello 0,23% nel 2008. L’abbigliamento e le calzature hanno registrato la flessione pi marcata, mentre elettrodomestici e profumi calano meno del farmaceutico, la cui domanda non molto sensibile a variazioni di reddito. Flessione mediamente marcata per il comparto alimentare, anche se i consumi si sono spostati su beni meno costosi, provocando una flessione del valore del venduto. Ad acuire la flessione delle vendite stata la crescita della disoccupazione. le vendite resteranno deboli per tutto il 2009, quindi anche il Natale sar ‘magro’, anche se la fase di contrazione pi marcata dovrebbe essere superata. Questo il quadro che emerge da una ricerca dell’ Area Research and investor di Banca Monte dei Paschi di Siena. L’indice di fiducia dei consumatori diffuso dall’Isae, che anticipa di circa un semestre l’andamento delle vendite al dettaglio, prevede un recupero. Secondo nostre stime, il tasso di crescita tendenziale delle vendite al dettaglio torner in territorio positivo a met 2010, si legge in una nota. Casalinghi, giocattoli, farmaceutici e strumenti musicali sono i comparti che sembrano aver gi invertito la rotta. Anche quest’anno il deterioramento del mercato del lavoro peser sulle vendite natalizie, sebbene le nostre attese siano per un modesto incremento (+0,05% mese su mese), grazie a livelli dei prezzi ancora contenuti. Si tratta comunque di un tasso di crescita ben lontano da quello del biennio pre-crisi (+0,9% mm nel mese di dicembre 2005 e +1% mm nel dicembre del 2006). (ANSA).
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