Consorzi di bonifica, oggi i lavoratori hanno scioperato in Toscana e in Italia. Delegazioni a Roma al presidio nazionale

Cgil-Cisl-Uil toscane di categoria: ?Arrivate dalla controparte proposte inaccettabili su Contratto, salario, licenziamenti?Ad un mese di distanza dallo sciopero del 30 giugno scorso, sono tornati ad incrociare le braccia i lavoratori dei Consorzi di bonifica. Oggi i cantieri e gli uffici dei consorzi di bonifica della Toscana sono rimasti quasi vuoti per l’alta adesione dei lavoratori allo sciopero nazionale indetto per rivendicare un rinnovo dignitoso del Contratto di lavoro scaduto da oltre diciotto mesi. Delegazioni delle lavoratrici e dei lavoratori della Toscana si sono recate a Roma per partecipare al presidio organizzato da FLAI CGIL, FAI CISL e FILBI UIL sotto la sede del sindacato datoriale SNEBI. Lo sciopero (svoltosi a livello nazionale) si accompagna ad una settimana di blocco del lavoro straordinario. Le proteste sono la risposta alle proposte inaccettabili in merito a aumenti salariali, inquadramenti, tutela degli avventizi, contrattazione integrativa, diritti sindacali, licenziamenti e demansionamenti messe sul tavolo del confronto lo scorso 8 giugno dalla controparte datoriale, quando, dopo due giorni di negoziato ad oltranza, sono state la causa dell’interruzione della trattativa.Spiegano FLAI CGIL, FAI CISL e FILBI UIL Toscana: ?Le lavoratrici ed i lavoratori dei Consorzi di bonifica stanno portando avanti la mobilitazione con decisione e forte senso di responsabilit… a difesa del valore del loro lavoro, consapevoli dell’importanza della funzione svolta per il presidio e la tutela del territorio. Come abbiamo avuto avuto modo di rappresentare recentemente all’assessore regionale Federica Fratoni, il mancato rinnovo del contratto nazionale e, in Toscana, anche il blocco dei contratti integrativi aziendali, oltre alla totale insufficienza delle relazioni sindacali che viene registrata in merito al processo di riorganizzazione dei consorzi di bonifica, stanno creando un grave disagio fra i lavoratori e le lavoratrici proprio nel momento in cui si sta affrontando la sfida dell’attuazione della riforma del settore. Per questo Š necessario che le Amministrazioni consortili abbandonino gli atteggiamenti arroganti e autoreferenti che hanno prodotto la rottura della trattativa e responsabilmente diano la loro disponibilit… alla riapertura del tavolo negoziale?.

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