Consiglio Toscana, stop a inceneritore Scarlino E salvaguardare lavoro, approvata mozione S Toscana
La Giunta Toscana si impegni a chiudere l’inceneritore di Scarlino (Grosseto) e a non avviare un nuovo procedimento autorizzativo per l’impianto, preservando per i posti di lavoro: lo prevede una mozione, presentata da Tommaso Fattori (capogruppo S Toscana a sinistra) e sottoscritta da tutte le forze di opposizione, approvata oggi del Consiglio regionale. La mozione, si legge nel testo, impegna la Giunta a prendere atto dei contenuti della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, la 505 del 2019 e del consulente tecnico d’ufficio, depositata in sede di procedimento civile presso il tribunale di Grosseto, quali accertamenti tecnico-giuridici autonomi, autorevoli e terzi, che confermano le relazioni tecniche sia del Cnr-Irc (istituto ricerche sulla combustione), sia delle osservazioni presentate in sede di procedimento di Via (valutazione di impatto ambientale) dalle associazioni ambientaliste, e pertanto a non avviare alcun procedimento autorizzativo degli stessi impianti. La mozione chiede la salvaguardia dei posti di lavoro tramite la convocazione di un tavolo concertativo con i sindacati e l’Ato Toscana sud per programmare la realizzazione di impianti a supporto del recupero di materiali dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, capace di assorbire la manodopera oggi dipendente da Scarlino Energia. Stiamo parlando – ha spiegato Fattori – di un impianto vetusto, caratterizzato da tecnologie obsolete e che fuori legge dal 2005, ci siamo trovati di fronte ad una pervicacia delle istituzioni che continuano ad autorizzare un impianto che non rispetta le norme, e dando prescrizioni che non vengono rispettate.(ANSA).