CONGRESSO FIOM: EPIFANI, LA CGIL DEVE USCIRE DALL’ANGOLO

?Il voto degli iscritti, che si sono espressi in massa e almeno nel 52 per cento dei casi sulla base di due mozioni contrapposte (cosa non nuova nella storia della nostra organizzazione, ma assolutamente inedita per quanto riguarda il livello di partecipazione), deve essere il riferimento per tutti. Il risultato, come ha detto Gianni (Rinaldini, ndr), Š chiaro. Il primo punto quindi Š il rispetto del voto dei nostri iscritti, ma questo non vuol dire che il rispetto del voto basti da solo. Bisogna infatti tenere conto anche dei temi posti dalla seconda mozione. A congresso finito dovremmo anche aprire una riflessione su cosa ha funzionato e cosa no, sui nostri processi democratici?. Cos il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, Š intervenuto oggi al congresso della Fiom rispondendo direttamente al segretario Rinaldini e ai tanti delegati che dal palco del centro congressi di Montesilvano hanno chiamato in causa la confederazione sulle scelta da fare a proposito di modello contrattuale. Molti delegati avevano per esempio accusato la Cgil di lasciar sola la Fiom, attraverso il sostegno ad altre categorie che hanno firmato i loro contratti nazionali, nonostante l?accordo separato del 22 gennaio del 2009.Il segretario della Cgil ha risposto dunque alle critiche della Fiom, con un ragionamento a due livelli. Il primo livello considerato da Epifani Š stato quello degli effetti devastanti che la crisi sta producendo e che rischia di produrre anche nei prossimi mesi. Vista la situazione e visti gli annunci della Fiat e delle grandi multinazionali, rischia di essere compromesso l?intero tessuto produttivo del paese. Per questo il sindacato non ha scorciatoie e deve battersi per difendere il lavoro e l?occupazione. L?altro piano utilizzato da Epifani per parlare alla Fiom Š stato quello della critica alla ideologia liberista che sta alla base delle scelte del governo. ?Ma su questi punti, tra voi e noi c?Š una sostanziale sintonia?, ha detto il segretario della Cgil.Tra Fiom e Cgil c?Š sintonia anche sulla critica agli interventi del governo contro i diritti dei lavoratori: ?Sul collegato lavoro, l?arbitrato, il diritto di sciopero e il nuovo Statuto dei lavori la confederazione e la categoria dei metalmeccanici sono assolutamente. Opinioni diverse sul modello contrattuale?. Il problema politico rilanciato oggi dal segretario generale dalla platea dei metalmeccanici Š molto semplice: ?Era giusto non firmare l?accordo del 22 gennaio, ma la Cgil deve uscire dall?angolo e riconquistare un modello accettabile?. Ovviamente tutto questo non Š successo a caso. ?Il governo vuole rompere con la cultura dei diritto del lavoro che aveva alla sua radice il concetto di disparit… tra lavoratore e datore di lavoro?. Epifani ha voluto ricordare l?intervento del ministro Sacconi a Parma. ?Dicendo che lo Statuto dei lavoratori ha 40 anni e quindi ha bisogno di uno svecchiamento, non dice tutta la verit…. Il ministro sa benissimo che la radice di quella idea dello Statuto dei lavoratori Š contenuta nella Costituzione italiana. Attaccando lo Statuto, il ministro attacca la Costituzione?.Su questo piano dei diritti la Cgil non ceder… mai. Ne va del futuro dell?universalit… dei diritti, ma nello stesso tempo Epifani ha voluto sottolineare un concetto: ?Con l?introduzione dell?arbitrato e con la norma che chiede al lavoratore di scegliere tra arbitrato e giudice del lavoro implica un attacco non solo a un diritto ma a una libert… del lavoratore che Š costretto a rinunciare per sempre al ricorso alla magistratura. E? un attacco a un diritto, ma anche al principio di libert…?.Per quanto riguarda i contratti, Epifani ha riconosciuto, rispondendo appunto alla Fiom, che magari la confederazione ha esercitato un coordinamento insufficiente. Ci sono stati infatti dei contratti di categoria che hanno superato in meglio l?accordo separato del 22 e sono stati votati in massa dai diretti interessati. Ci sono stati altri contratti il cui esito Š stato pi— incerto. Quello che conta per• Š metterci d?accordo su come andare avanti. La priorit… Š quindi uscire dall?angolo: ?La Cgil torner… al tavolo al termine della sperimentazione sul modello contrattuale. Anzi, lo chiederemo noi. Non possiamo immaginare una stagione lunga in cui la Cgil e le sue categorie non vengano messe nella condizione di esercitare la loro responsabilit… contrattuale. Intanto Š necessario mantenere aperta la speranza. Un piccolo passo per una lunga marcia?. di Paolo Andrucciolida rassegna.itÿ

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