Congresso Cgil Toscana, Landini: “Per i salari serve riforma fiscale” (foto)

E’ stato Maurizio Landini a chiudere i lavori della mattinata al congresso Cgil Toscana stamani al PalaCongressi di Firenze (prima di lui, era intervenuto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani). Landini ha ringraziato la segretaria generale uscente Dalida Angelini per il lavoro svolto. Landini dal palco ha detto che questo è “il momento di non avere paura. Oggi il lavoro è considerato una merce. Dobbiamo trasformare il modello sociale ed economico”.

IL FOCUS DI COLLETTIVA

COSI’ IN ANSA

Autonomia: Landini, così è una presa in giro. ‘Vedo tentativo non cambiare sulle diseguaglianze che ci sono’

Il progetto del governo per l’autonomia differenziata delle Regioni è “una presa in giro” in “un Paese che ha delle diseguaglianze come quelle che ci sono adesso”. Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine del congresso della Cgil Toscana oggi a Firenze. “Dietro a queste idee – ha proseguito – ci vedo il tentativo di non cambiare nulla delle diseguaglianze che ci sono e di non mettere mano all’origine di queste diseguaglianze che è la finanziarizzazione dell’economia, la precarietà nel lavoro, perché c’è bisogno di nuove politiche anche industriali e soprattutto di una riforma fiscale degna di questo nome. Siamo un Paese che ha 130 miliardi di evasione fiscale, quindi il problema è questo. Allo stesso tempo, bisogna fare in modo che quelle risorse vengano spese per far crescere il Paese per tutti”. Secondo Landini, peraltro, “siamo già un Paese che è diviso, non c’è la stessa condizione della sanità in tutto il Paese, dipende dalla regione in cui sei nato e in cui vivi. Non c’è lo stesso sistema scolastico, i diritti alla salute e all’istruzione, ad esempio, non sono due diritti che sono garantiti a tutti i cittadini come dice la nostra Costituzione”. (ANSA).

Lavoro: Landini, per questione salariale serve riforma fiscale

“Esiste nel nostro paese una questione salariale grande come una casa”. Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine del congresso della Cgil Toscana oggi a Firenze. “La questione salariale – ha osservato – la si affronta rinnovando i contratti, cancellando contratti assurdi, ma anche facendo un’operazione di riforma fiscale vera, che riduca il carico fiscale contributivo sul lavoro dipendente, per aumentare le buste paga”. In più, ha aggiunto Landini, “in una fase di inflazione come questa, e noi lo abbiamo chiesto al governo ma non ci hanno parlato, è il momento di ripristinare il fiscal drag, per cui le detrazioni che le persone possono fare devono essere rivalutate in base all’inflazione reale che c’è, e non in base a un’altra situazione”. Secondo il leader della Cgil, tuttavia, “ad oggi da parte del governo non c’è ancora questa volontà di affrontare questi temi: anzi, siamo di fronte al fatto che anziché aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie, o tassare gli extraprofitti, hanno pensato bene di continuare a far pagare le tasse sempre gli stessi, lavoratori dipendenti e pensionati”. (ANSA).

Ucraina: Landini, è il momento di fermare una guerra folle

“E’ il momento di fermare quella guerra assurda voluta da Putin, ed è il momento di far prevalere il negoziato e fermare una guerra folle che rischia in realtà di avere conseguenze pesantissime per tutti, perché il rischio nucleare è sempre più vicino”. Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine del congresso della Cgil Toscana oggi a Firenze, parlando della mobilitazione annunciata per il prossimo 24 febbraio, a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina. “Stiamo chiedendo a tutte le nostre strutture e tutte le persone di scendere di nuovo in piazza nelle varie città”, ha detto Landini, per “dire a chi ha il compito di svolgere anche azioni diplomatiche, che è il momento di mettere in campo anche la stessa forza diplomatica che è stata messa oggi con le sanzioni o con l’invio delle armi, perché abbiamo visto che a distanza di un anno le sanzioni e l’invio delle armi non stanno fermando quella guerra, anzi, rischia di partire un’escalation pericolosissima che noi non siamo disponibili ad accettare in silenzio”. Secondo il leader della Cgil “è davvero una follia quello che si è innestato in Italia e nel mondo. Siamo di fronte a un aumento nel mondo di oltre il 110% delle spese militari. Io credo che sia una follia. In un mondo in cui le persone hanno bisogno di essere curate, di lavorare, in un mondo dove devi fare investimenti per curare l’ambiente, cambiare il modello di sviluppo, pensare che ci si difende, e non si capisce da chi, aumentando gli armamenti delle persone o addirittura investendo su armi nucleari, credo che sia una follia che vada fermata”. (ANSA).

Lavoro: Landini, ripresa 2022 è stata a scapito di sicurezza

Nel 2022 c’è stato “un aumento degli infortuni, e anche un aumento delle malattie professionali”, segno che “la ripresa produttiva che c’è stata lo scorso anno” è andata “a danno anche della tutela della salute e della sicurezza, che continuano a essere considerate un costo e non un investimento”. Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine del congresso della Cgil Toscana oggi a Firenze. “Per questo – ha proseguito – penso che sia necessario da un lato investire maggiormente per mettere persone che agiscono nella fase di prevenzione, cioè è il momento di investire sui servizi di medicina territoriali che in questi anni sono stati tagliati, è il momento di investire sugli ispettori affinché facciano il loro lavoro”. Inoltre, ha aggiunto Landini, “è il momento anche di assumere una serie di orientamenti che limitino tutto il lavoro in appalto e la precarietà, perché se poi andiamo a vedere le ragioni per cui c’è un peggioramento della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, questo è legato anche al fatto che c’è un aumento della precarietà senza precedenti, e che in molti casi gli infortuni avvengono in aziende di piccole dimensioni, e soprattutto in aziende che sono in appalto o in subappalto”. “Questa logica che in questi anni ha liberalizzato il massimo ribasso – ha sottolineato il segretario della Cgil, parlando con i giornalisti -, la pagano poi le persone sul piano dei diritti e delle tutele. Questa è una strage che va assolutamente messa in discussione”. Al governo, ha proseguito Landini, “abbiamo chiesto che si introducano due concetti: uno, che ci sia una selezione degli incentivi pubblici, perché non si può continuare a dare incentivi a pioggia alle imprese a prescindere da quello che fanno, da come li utilizzano; e poi è il momento di introdurre la famosa patente a punti, per cui le imprese dove non c’è rispetto delle norme, ci sono troppi infortuni o situazioni di questa natura, debbono essere imprese che non vengono più messe a concorrere negli appalti, o che non debbono più lavorare in quelle condizioni”. In più, ha concluso il leader della Cgil, “non è assolutamente accettabile che addirittura ci siano degli studenti che muoiono sul lavoro. Gli studenti non devono lavorare, devono studiare. Noi abbiamo chiesto a questo governo che si vada al superamento dell’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro, perché così come è costruita è una cosa che in realtà non forma nessuno e rischia di aumentare lo sfruttamento delle persone. Come abbiamo visto, porta anche alla morte di giovani che non devono assolutamente essere in quella condizione”. (ANSA).

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